Charlie Hebdo è Grande!
Mercoledì 7 gennaio 2015 – San Luciano – col cuore e lo spirito a Parigi, Francia
Bien sur, Je suis Charlie! Et pas seulement pour aujourd’hui… Pour la vie!
E, lo confesso, giorno dopo giorno, divento sempre meno tollerante e solidale. Anche meno buon cristiano, a dire il vero, se esserlo corrisponde ad amare il Prossimo incondizionatamente.
NON CE LA FACCIO! No, proprio no: sto, ormai, scegliendo nei sentimenti. Mi stanno diventando antipatici in molti. E il cuore, di suo, cessa di palpitare quando davanti agli occhi mi si presentano, per esempio, immagini di barconi carichi di sconosciuti e incontrollabili forestieri diretti verso casa mia, o tappeti umani di culi all’aria sui marciapiedi delle mie città adorate.
NON MI FIDO PIU’.
E quando, poi, li incontro vis a vis, li guardo, tento naturalmente l’approccio, ma subito mi ritiro, mi taccio, giro lo sguardo, ritiro la mano. La metto in tasca. Cerco un foglio di carta che porto apposta con me. “… Ma nel terrorismo islamico non vedo l’arma principale della guerra che i figli di Allah ci hanno dichiarato. Nel terrorismo islamico vedo soltanto un aspetto, un volto di quella guerra. Il più visibile, sì. Il più sanguinoso e il più barbaro, ovvio. Eppure, paradossalmente, non il più pernicioso. Non il più catastrofico. Il più pernicioso e il più catastrofico è a parer mio quello religioso. Cioè quello dal quale tutti gli altri aspetti, tutti gli altri volti, derivano. Per incominciare, il volto dell’immigrazione. Cari amici: è l’immigrazione, non il terrorismo, il cavallo di Troia che ha penetrato l’Occidente e trasformato l’Europa in ciò che chiamo Eurabia. È l’immigrazione, non il terrorismo, l’arma su cui contano per conquistarci annientarci distruggerci.” E non ci casco! Nella trappola della tolleranza, non ci casco più.
Oriana, santa laica. Anima d’Europa. Simbolo d’Occidente. Pizia inascoltata e accusata. Sorella e Madre degli uomini liberi. Fonte di saggia libertà.
Ripongo il bigliettino plastificato e, libero da inutili rimorsi, odio. Odio di cuore chi uccide la Democrazia e la Libertà, costate sangue e vite di Eroi, Uomini e Donne della mia terra, che si sono immolati per spezzare le catene dell’oppressione. Odio chi ci invade col volto ipocrita della sofferenza e l’animo intriso d’inferno. Odio l’arroganza e la violenza dei pirati accolti come ospiti della domenica. Odio la stupidità di chi, in nome di una impossibile fratellanza, apre la porta di casa al feroce Saladino, fingendo e sperando amore. Odio, sinceramente odio, questa recitata bontà del terzo millennio. E odio la grande menzogna mediatica. La bugia che a far la guerra siano in pochi…
Perché non è vero! Non sono poche decine di terroristi bombaroli il problema, ma, proprio come diceva la divina Fallaci, i milioni di invasori armati di letto fertile e pazienza. Quelli che, prima o poi, ci confineranno nella riserve, per godersi la futura Eurabia conquistata trombando.
No, niente amore fraterno. Nessuna convivenza. Nessuna leggerezza. Non è tempo, ormai.
Parigi, oggi. Sydney, a dicembre. Boston e la sua maratona insanguinata. Londra, i suoi bus e il metrò. New York, e le torri. E Parigi e il metrò a Port Royale… E i cristiani sgozzati, decapitati, rapiti e schiavizzati… I religiosi massacrati…
Una catena di morte diventata troppo lunga e dolorosa. La CONVIVENZA è assolutamente IMPOSSIBILE!
Oggi, a Parigi, nella Redazione di Charlie Hebdo, la prova della differenza. Costata dodici vite umane.
Fra me e me. #Allonsenfants