Lunedì 10 agosto 2015 – Senza santi in paradiso – Taurianova

1 oro

La Chiesa delle tonache profumate tuona contro gli italiani. O, meglio, contro l’Italia. Non le sta bene che noi, ex sudditi, pur battezzati e cristiani, dei clandestini suoi protetti, venuti dal mare e dai monti, non ne vogliamo sapere. Che non ci piace che sciamino per tutta la penisola senza avere un cazzo da fare. Che ci incavoliamo quando si macchiano di atroci reati ad ogni piè sospinto. Che ci facciamo girare i maroni anche quando cacano per strada in tutte le nostre bellissime città. Si arrabbia con noi, Santa Madre Chiesa, anziché farlo con loro…

Ma, soprattutto, papi, cardinali e monsignori vogliono farci pagare ancora la breccia di Porta Pia. La fine del Papa Re e dei soprusi perpetrati in nome dell’Altissimo. E la fine della dipendenza religiosa da Mysterium Fidei. E ci fanno pesare l’assoluzione dai peccati e la distribuzione del Corpo di Cristo. La somministrazione dei sacramenti e, più prosaicamente, l’influsso potente su ogni settore della vita pubblica e privata. Anche la sottana (s)consacrata più periferica, infatti,  mantiene quel controllo del popolo di Dio, che consente alla Chiesa di sentirsi, ancora, padrona del mondo. E, magari, ha pure ragione a pensarlo. A crederlo.

1 La_Chiesa_della_Martorana_interno

C’è ancora, in questa Italia credente, pur libera dal medioevo dei conventi, un esercito di servi del Papa (qualunque esso sia) che si prona ad ogni volere del sacro Palazzo. Anche perché sa che chi frigge si unge. E si ingrassa. Un esercito di cristomafiosi, che si organizza sotto l’effige della Croce, e, portando oro, intasca oro.

Ai Papi piacciono, i cristomafiosi. Ai cardinali di più. 

Agli italiani, quelli veri, no. Non più! Ne abbiamo abbastanza di questi finti santi che, rubando come predoni del deserto, cercano di convincerci che la forzata fratellanza e l’ipocrita e irraggiungibile amore universale siano la chiave della porta del paradiso. Quando, in realtà, quella porta la aprono solo la Verità e l’Onestà insieme. A prescindere se riesci a stringere una mano o no. Se riesci a perdonare, o no. Se ce la fai ad aprire casa tua all’accoglienza cieca e sorda, o no. Perché il paradiso è equilibrio. Non un sepolcro in chiesa assicurato.

E, poi, diciamocelo: è facile organizzare cori con tenori di rango che alzino inni all’amore fraterno, quando si vive nelle comode stanze affrescate da Raffaello e colleghi. Facilissimo, dare lezioni di morale presuntamente cristiana, quando si contano banconote a peso e si ordina di lucidare argenti celliniani. Viene naturale, ai panciuti distributori di benedizioni e autorizzazioni a fondare enti e associazioni di ipocrita solidarietà, rilasciare alla stampa dichiarazioni pepate contro chi, politico o no, si schiera contro la più grande vergogna del XXI secolo: l’invasione da kolossal hollywoodiano musulmana dell’occidente.

La verità che viene taciuta all’ombra dei confessionali, però, è che buona parte delle organizzazioni che intascano i milioni di euro dell’accoglienza sono tutte legate al Vaticano a filo doppio. E che ciò avviene nel silenzio del mondo politico e con la complicità di tutto il potere occulto che possiamo solo immaginare.

E, intanto, le casse di Pietro recuperano corposissime “elemosine” di Stato con la favola dell’accoglienza. 

San_Francesco_d_Assisi

Vescovi e preti fintamente illuminati dalla Luce di Dio invitano, infine, i propri fedeli ad accogliere addirittura in casa propria degli sconosciuti, spesso squilibrati, e  per giunta di altra fede. UNA FOLLIA INACCETTABILE anche in nome del più ortodosso cristianesimo.

Fedeli, sì, cretini, no, direi.

Francesco d’Assisi? .. … A questo punto, un coglionazzo sognatore. 

Che peccato… 

Fra me e me. Eretico 2.0

 

Tag: , , , , ,