La Russia abbandona la Turchia e sceglie la Calabria
Venerdì 15 gennaio 2016 – San Giovanni Calibìta – Redazione SUD, Area industriale Porto di Gioia Tauro
C’erano tutti, lunedì 11 gennaio u.s., al Grand Hotel Excelsior di Reggio Calabria, per parlare di sinergie internazionali. Imprenditori, amministratori, militari, politici… L’oggetto dell’incontro e delle “sinergie” era la cooperazione e la crescita economica dei rispettivi territori di Russia e Calabria.
Già, la Madre Russia, Matuska Rossija, cerca la Megale Ellas, Magna Graecia. E la trova. Pronta ad accoglierLa e ad occuparsi di Lei. Probabilmente, anche a farsi “occupare” da Lei…
Contento Sergey Razov, Ambasciatore straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e nella Repubblica di San Marino. Soddisfatto Vincenzo Trani, Presidente di General Invest Group. Presenti i politici, da Giuseppe Raffa, Presidente della Provincia di Reggio Calabria, al Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
Razov, nel suo circostanziassimo intervento, ha tessuto le lodi della Calabria, regione che non conosceva e che lo ha stregato già a questa prima visita. Il cielo terso di queste giornate primaverili di gennaio, la vista fatata sullo Stretto, il regalo dell’Etna che si staglia mastodontico sull’orizzonte, il mare calmo quasi agostano, devono aver colpito il cuore e la vista dell’Ambasciatore.
“La Turchia non è più nella rosa dei Paesi scelti dai russi per le loro vacanze. Né si trova più fra quelli da cui acquistare prodotti di prima necessità…” E, così, ben tre milioni di connazionali di Putin non sanno dove andare a godersi le ferie. E da chi acquistare le prelibatezze da gustare a tavola.
“La Calabria ci piace. E il vostro clima è una sorpresa piacevole…”, dice, più o meno, il rappresentante della Federazione Russa, parlando ai presenti. Giuseppe Bombino, presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, gongola, seduto vicino a me.
Vuoi vedere che, se non fanno castronerie, politici e imprenditori calabresi riescono a “fidanzarsi” col popolo più appetibile di tutto il vecchio continente e di mezza Asia?
Vuoi vedere che il bergamotto, il gelsomino, il goji italiano, i buoni vini, l’olio extravergine d’oliva (quello vero), i porcini di Sila e Aspromonte, i formaggi artigianali, i salumi di Nero di Calabria, i tessuti di ginestra, canapa, lino, le lane pregiate, l’Arte, la Cultura e la Natura di questa terra che si automaltratta e si lascia maltrattare, questa volta, trovano apprezzamento e mercato?
I presupposti, lunedì 11 gennaio, c’erano tutti. Ne era convinto anche l’ottimo Paolo Pollichieni, grande firma del giornalismo italiano e direttore de Il Velino, che ha moderato l’incontro.
Paola Militano, motore della grande macchina organizzativa, ha firmato una regia inaspettata per questa regione di “improvvisatori”. Quasi mitteleuropea.
Sono tornato a casa col cuore gonfio di soddisfazione e speranza. Ancora una volta la mia Calabria moderna non mi ha deluso. La ‘ndrangheta e la malapolitica le avevo dimenticate.
Для меня (Fra me e me)