Mercoledì 3 febbraio 2016 – San Biagio – Redazione SUD, Area industriale porto Gioia Tauro

Lasciali parlare e spargere bava velenosa, Giorgia Meloni. Tu fottitene! Porta avanti la Tua gravidanza con serenità e gioia. Parla, però, col Tuo ventre e comincia a presentargli il mondo. Preparalo alla battaglia, pur  tranquillizzandolo. Diglielo che sua madre, qualunque cosa accada, per lui ci sarà sempre. Che sia maschio o femmina. Biondo o moro. Alto o basso. Rassicuralo sull’Amore, promettendogli che saprai non intrometterTi mai nelle sue scelte personali. Religiose, politiche, sentimentali… E non dimenticare di informarlo sulle percentuali. Quella altissima, ad esempio, di cretini. Non pericolosi, e utili solo come concime sociale. O, anche, quella dei malnati. Sfortunati figli deficienti di altrettanto sfortunate famiglie deficienti. Che, scontenti della propria vita, la augurano altrettanto brutta a chi temono ne abbia una anche solo leggermente migliore della loro. Digli, infine, che esistono i cattivi. Che non vincono mai. Neanche quando hanno la coppa in mano. Perché, a casa, tornano sempre imbevuti più di livore che di champagne!

(Panaghìa Glicophilusa di Casa Spirlì)

Tempo fa Ti presentai il mio rammarico per un’offesa gratuita che ricevesti a proposito di altre vicende personali e familiari. Oggi sono qui a condividere la gioia della Tua Attesa. Purtroppo, con lo stesso rammarico. Lo stesso dolore. Una fetta d’Italia, la peggiore, tenta di posare il malosguardo sul Tuo ventre materno. Non averne paura: sono poveracci! Angoli di umanità così periferici che egocentricamente credono che manco Dio li possa sentire. Voglio credere che li senta eccome, ma che non li ascolti. Per evitare di doversi incazzare.

Non Ti amareggiare, non Ti arrabbiare. C’è tanta Italia che, come me, Ti augura una buona gravidanza. Un parto santo. Una maternità ricca di soddisfazioni. 

All’Uomo (alla Donna) che sta crescendo dentro di Te una Vita lunga e felice.

Fra me e Te.