Salvini, Varenne della politica
Giovedì, 14 giugno 2018 – San Fortunato – da Casa Spirlì, a Taurianova
Due Grandi Capitani, Salvini e Varenne, che portano, nobilmente, l’Italia sul gradino più alto del podio. Il trottatore più famoso e premiato del mondo, Varennes, ha condotto il nostro Paese nella leggenda, quanto Leonardo, Caruso, la Ferrari, Pavarotti, Fermi, Marconi, Dante, Giulio Cesare e la Nutella. Quella sua elegante potenza, affidata a quattro zampe affusolate e solide come colonne, non è stata raggiunta nemmeno dai suoi diretti discendenti. Un pezzo unico della Creazione. Un dono di Dio all’amata terra d’Italia. Osannato (e odiato) dal mondo intero, è vivo e vegeto e si gode una seconda giovinezza al riparo dalla curiosità e dall’invidia.
Salvini è, infine, arrivato a trottare nel petto degli Italiani! Onesto e rispettoso della parola da gentiluomo, onora le alleanze e sceglie sempre il meglio, seguendo il buonsenso del Pater Familias. Custode delle radici e pioniere nei vasti territori del futuro, sta traghettando, in ottima compagnia, e con il silente conforto di grandi amici, il nostro martoriato Paese dal deserto sinistro post cattocomunista alla terra promessa. Strafottendosene della pioggia di bile che sbava dalle bocche livide di detrattori e oppositori (peraltro, ancora scomunicati, in quanto comunisti).
Dopo aver annientato i partiti degli usurai, dei pavidi, dei mercanti di fasulla italianità, dei ladroni e dei kapò, il Matteo nazionale (quello buono, Italiano DOC) condivide generosamente il governo dell’Italia con una squadra di coraggiosi e spartani combattenti, legati fra sé da un progetto concreto e condiviso.
Dice NO! E lo sa dire! Pretende rispetto per ogni singolo Italiano! Chiude le porte agli invasori di Palazzo e di barcone, e apre la casa solamente a chi ha bisogno reale di aiuto ed ospitalità. Pare poco? È tantissimo, dopo decenni di razzie e assedi, decisi a tavolino da una mandria di avidi schiavisti e affamatori del nostro Popolo!
Chi si aspettava un brocco, si è trovato davanti lo spettacolo di un purosangue in corsa, di cui può raccogliere giusto la nuvola di polvere.
Esageri, mi dice il mio computer, ma non è credibile (il computer): è americano e difende la fama in crescita del suo biondo presidente, il quale, fra l’altro, appena eletto ha dovuto superare le forche caudine montate da Soros con l’ausilio di qualche plotoncino di imbecilli che gridavano, sotto le finestre di Trump, “Guerrafondaio”: il nuovo capo della Casa Bianca ha risposto con la pace più impensabile. Quella siglata nelle ultime ore col più inaffidabile dei dittatori, il coreano amante del gel per capelli!
E, dunque, parlavamo del purosangue di Casa Italia… Quel Salvini che ha fatto ingoiare rospi toro al presidentello col complesso di Edipo, il francesino sottuttoio, costretto alle scuse notturne, pena la rinuncia al fine settimana a Disneyland Paris! Quel Salvini che raccoglie consensi fra i Capi di Stato seri di mezza Europa, quelli che faranno tremare le poltrone insanguinate e imbottite di lingotti d’oro dei burocrati in via di vaffanculo. Quel Salvini che difende la Croce più di certe tonache ingrassate di carità pelosa e accoglienza coniata dalle Zecche di Stato! Quel Salvini che, a pane e dirittura morale, ha accompagnato il suo partito, bombardato da ruberie e saccheggi interni, da un misero 4% al 30% e passa degli ultimi sondaggi…
“La vecchia checca s’è innamorata del leghista”… Chissà quanti depravati mi daranno del leccaculo… Eh, sì! Devo confessare questo amore senile! Ora che non mi tira quasi più, il Cielo mi mette davanti il Pezzo più pregiato! Pazienza! Mi toccherà fare come – ne sono certo – faranno milioni di Connazionali: godermelo come governante per i prossimi decenni…
Salvini, come Varenne, del resto, servirà anche in età avanzata: ne raccoglieranno gocce per ingravidare mamme di futuri purosangue…
Se Dio vuole…
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