Domenica, 30 giugno 2019 – Santi Primi Martiri della Santa Chiesa di Roma – da Casa Spirlì, in Calabria

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E di cosa dovrebbero essere orgogliose, le processionarie nevrotiche che hanno preso parte all’ennesimo carnevale gaio della Penisola? Dei loro slogan cafoni? Dei cartelli volgari? Degli attacchi a tutti coloro che non la pensano infangata e storta come loro? Delle bestemmie urlate per provocare? Delle offese alle Famiglie e alla gente perbene? Delle ingiurie ai governanti? Delle minacce a Salvini? Delle sozzerie che sono state dette indossate, scritte, mimate, cantate, fischiettate???

Cretini e ignoranti, sono caduti, ancora una volta, nella trappola ormai ultracinquantenaria dei veri omofobi: i loro presunti amici e sostenitori, i quali vogliono gli omosessuali stupidi, assolutamente dipendenti, vuoti di cervello e privi di senso civico, civile, politico, etico, religioso e morale. Insomma, dei fessacchiotti da “infinocchiare” (appunto!). Un plotone, un battaglione, un esercito di sceme da incipriare con qualche trovata mediatica (magari, con la diabolica complicità di qualche merlettaia televisiva), che le tenga sempre sotto il giogo di pochi furbacchioni, che li controllano e li spremono sia di soldi che di (eventuale) personalità.

Scemi! Totalmente analfabeti di Italianità, la Virtù che da millenni ha colorato questo nostro Paese di omosessualità celebrata, osannata, beatificata perfino! Se sapessero Quanti e Quali omosessuali hanno onorato l’Italia! E come e quanto noi, Italiani perbene, Li ringraziamo quotidianamente. A volte, disconoscendo i Loro Nomi; spesso, invece, recitandoli quasi come litanie…

L’Italia deve tanto, se non tutto, ai froci. E lo sa! Deve, l’Arte, la Scienza, la Filosofia, la Letteratura, la Politica e, perché no, la Fede.

Non c’è una pennellata, un mattone, una scheggia di marmo, un verso poetico, una nota musicale, una decisione politica o una preghiera che non siano stati “creati” o “perfezionati” dalle sapienti Anime dei Grandi Ricchioni d’Italia. Discretamente, silenziosamente, con nobile distacco, nel fertile nascondimento. O, anche e perché no, nella dosata esposizione di sé: quel tanto che basta per non creare menzogna.

Ma le pagliacciate (e mi perdoneranno i Grandi Pagliacci della tradizione circense italiana, amati nel mondo), quelle NO! Quelle non hanno mai prodotto nulla di buono e mai lo produrranno.

Figuriamoci i gaypride!

Hanno sciamato come cavallette, nelle scorse settimane e fino alle ultime ore, migliaia di scostumati e scostumate. Arrabbiati fino all’odio. Pronti, magari, a commettere persino reati, pur di imporre una norma che normale non è! Pretendere di negare la Legge della Vita, della natura, del Creato, non è solo un errore è una FALSITÀ! Siamo, infatti, uno differente dall’altro, in questa vita – e chi mai potrebbe pensare il contrario – ma la Regola dell’Esistenza la detta la natura stessa, Dio creatore. Oltre quella, solo cartastraccia ed esperimenti da laboratori senza etica, né morale!

E, dunque, torniamo a vivere da umani, froci e non, ché di marziani in giro ce ne sono già troppi. Recuperiamo dignità, onestà e credibilità. A prescindere se quando ci amiamo o ci accarezziamo lo facciamo a coppia o a paio: quelle, da sempre, sono #cosenostre!

#NinoSpirlì

 

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