Pastore per oltre mezzo secolo, Don Alfonso consegna il gregge
Domenica 29 settembre 2019 – Santi Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele – da Casa Spirlì, a Taurianova
(Don Alfonso Franco – Foto Martino Battista)
… E, nel giorno dedicato ai Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, l’Arciprete Don Alfonso Franco, parroco della Parrocchia SS Apostoli Pietro e Paolo a Taurianova, dopo 52 anni di mandato, lascia a sorpresa e consegna il nostro gregge al nuovo parroco designato, Don Cesare Di Leo.
È difficile e complicato spiegare cosa provi a dover rinunciare, tuo malgrado, ad un punto fisso della tua vita. Suppongo che sia la stessa “sensazione” che provi un tempio se una colonna abbandona il proprio posto. Ti senti squilibrato, confuso, in pericolo, perfino. Perché, nonostante la vita e i giorni ti possano aver condotto lontano, magari per anni, il “buon prete” era sempre lì, raggiungibile anche solo attraverso i saluti che la mia Mamma consegnava vicendevolmente…
A Don Alfonso devo tanto. La mia formazione Cristiana Cattolica, soprattutto. Moderna, postconciliare, snella, ma pur sempre intrisa di tradizione e rispetto per le nostre radici profonde.
A Lui, da parrocchiano fedele e devoto, il mio ringraziamento per mille e mille cose belle … La stima amorevole che ha sempre nutrito per la mia Famiglia. L’Amicizia fraterna che lo ha legato fino all’ultimo giorno a mio Padre. La tenerezza che manifesta giornalmente nei confronti di mia Madre. Le attenzioni paterne che rivolge a me. Quella considerazione sobria che ha del mio lavoro, dei miei interessi, della mia natura, anche.
Un Parroco sui generis che ha sempre spalancato le porte della Casa di Dio a Tutti. Senza misurare in centimetri o grammi la Fede di alcuno: tutti figli di Dio, nella Chiesa che ha “diretto” per oltre 52 anni. Senza giudizi, pregiudizi, sentenze.
Non ha avuto bisogno di apparire sui media, Don Alfonso, per guadagnarsi l’amore del Suo gregge. Gli è bastato vivere la propria vocazione con profondità e consapevole dedizione. Giornalmente. Diventando esempio vivente di come Dio ci ami “così come siamo”. Senza orpelli o manifestazioni farisaiche.
Formatore di giovani, nelle Scuole Cattoliche, ha consegnato all’Altare un corposo plotone di Sacerdoti e qualche santa suora. Ed ha garantito alla Chiesa una piccola armata di diaconi, ministri dell’Eucarestia, catechisti, ministranti. Giornalisti, anche, grazie alla rivista che ha fondato e che ha celebrato parecchi decenni di vita. Senza far mancare la propria benedizione e collaborazione al Coro parrocchiale, ai gruppi AC, ACR, Scout (ero molto orgoglioso di essere lupetto, prima, e esploratore, poi)…
Sa parlare con gli Anziani semplici, coi giovani complicati, con gli adulti disincantati. Coi bambini.
Lascia per necessità, dice, legate all’età. Rispetto, ma mi addoloro. Perché questa Colonna ha celebrato riti importanti per la mia Famiglia. Gioiosi e dolorosi. Sapendo dosare parole e silenzi.
Grazie, mio Caro Arciprete. Buon riposo e lunga vita. Ma… non sarò una pecora rassegnata. Anzi.