Mercoledì, 16 novembre 2022 – Santa Margherita d’Ungheria – da Casa Spirlì, a Taurianova

Li ho incontrati. Eccome, se li ho incontrati. E ho lavorato fianco a fianco col gruppo di giovani africani che, al tempo, vivevano nelle capanne e nei ruderi di campagna sul territorio del Comune di Taurianova.

Appena tornato in Calabria, dopo più di 30 anni di Roma – completamente immerso nel sogno e nel progetto morale che volli chiamare “mafiaNO”, senza creare, peraltro, alcuna associazione o similare – mi catapultai in mezzo a quel gruppo nutrito (oltre 150 persone, e fino a 200 in stagione) di ragazzi (e non) provenienti dal Mali, dal Senegal, dalla Guinea, dalla Nigeria e da altri Paesi del grande continente più schiavizzato del pianeta.

Per loro, ruppi i coglioni all’amministrazione comunale (allora, rappresentata dai commissari prefettizi), fino a convincerla a organizzare una raccolta speciale dei tre enormi mucchi di spazzatura, che imperavano attorno al piccolo villaggetto di capanne di cellophane e cartoni. L’allora responsabile del settore comunale, se ne ricorda ancora, quanto ho rotto i coglioni!!! Erano montagne alte fino a tre/quattro metri, che emanavano un mefitico olezzo tanto d’estate, quanto d’inverno.

Organizzammo, poi, una bonifica di una quarantina di bombole di gas esauste.

Coi ragazzi dell’Associazione Mammalucco, demmo vita ad una doppia raccolta alimentare, abbondante grazie alla generosità dei miei concittadini; i prodotti furono tanti e di varia natura e io, più di altri, li distribuivo a quei poveretti, ogni settimana, personalmente con la Seicento di Mamma.

Accompagnavo, assieme a pochi disponibili, al poliambulatorio i feriti e/o gli ammalati.

Assieme a Michel Dessì – oggi, ottimo giornalista televisivo – consegnammo loro i primi 50 polletti e tre coppie di conigli, per dar vita ad un allevamento bio, che potesse consentire sia la vendita, che l’uso sociale del gruppo stesso, oltre che un paio di centinaia di piantine di ortaggi, zappe e strumenti per la coltivazione.

Un caro amico Carabiniere, trasformò delle vecchie porcilaie abbandonate in pollai e conigliere…

(Inutile dire che i polli se li sbafarono subito e non coltivarono mai gli ortaggi, lasciando morire le piante nei vasetti da vivaio)

Insomma, li conobbi. E conobbi anche, a naso, un sistema che li circonda come gel trasparente e inodore, per trasformarli in ottimi lavoratori neri a nero. Disponibili per chiunque voglia fare slalom fra le leggi dello Stato.

Una porcheria taciuta e permessa da tanti, se non da tutti, laici e religiosi, nonostante l’ipocrita organizzazione di convegni, seminari, incontri e marce. PUTTANATE utili solo a scattare selfie, da allegare alle richieste di fondi antimafia alle istituzioni disattente e, spesso, conniventi… oppure, a certificare, il “bene fatto”, a lavaggio di coscienze molto sporche per ben altro…

A questo, servono gli SBARCATI. E a molto altro, purtroppo. Anche al non detto.

Perché sbarcano, sì, africani neri e olivastri mediorientali, provenienti da Paesi massacrati da guerre interne e non, ma calano dalle barche anche tunisini, egiziani, pakistani, bengalesi, e Dio solo sa chi altri, che NON hanno guerre in casa. E attraversano, senza chiedere porto disponibile,  mari più vicini di quello italiano: Tunisia, Marocco, Egitto, Algeria, Spagna, Grecia, Cipro, Malta, Turchia… Paesi, quasi tutti, in cui si professa la stessa religione del 99% dei migranti stessi. MA CHE NON ENTRANO NELLE SCELTE DEI BARCONI E DI CHI LI PILOTA. Così come non entrano in azione quei Paesi con le loro motovedette, per salvare quegli equipaggi in pericolo.

E, dunque?

Ha voglia, il mondo a farci sentire in torto, in colpa, in peccato!! Perché nessuna anima si sta macchiando della benché minima mancanza…

La verità, UNICA,  è che di “religioso”, in questo infame girone infernale, non c’è nulla! La menzogna è originale, come il peccato!

Bugiardi tutti, le vittime e i carnefici. Percorrono tutti insieme la strada della finzione, per garantirsi lo sbarco e l’accoglienza. E anche i lauti rimborsi!

Sapendo che, dal giorno dopo, in un modo o in un altro, vivranno tutti ai margini della società.  E senza alcun reale e onesto interesse per la Nazione che andrà a subirli. E che loro non ameranno mai!

Poi, però, possiamo anche, volendolo fare, continuare a raccontarcela. E a batterci il petto…

Ma Dio, Gesù, il Vangelo e il Battesimo Cristiano NON c’entrano proprio nulla!!!

Sic!

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