La super eco-tax di Pisapia
[photopress:giuliano_pisapia.jpg,thumb,alignleft]Equo, semplice e trasparente: parola del sindaco di Milano Giuliano Pisapia che dietro la foglia di fico degli slogan a effetto (ma chi ci crede più?) continua ad aumentare le tasse per tutti, a Milano. Dopo il pianto greco sui buchi di bilancio della Moratti, la stangata dell’aumento del biglietto dei mezzi pubblici da un euro a un euro e mezzo (ma non c’era l’inflazione programmata?), l’introduzione dell’Irpef, ora prepara l’altra “grande tosatura” contro chi usa l’auto o i mezzi da lavoro per entrare nel centro della città, dai “varchi elettronici”. E l’Ecopass, nato come ticket anti-inquinamento con la Moratti, diventa congestion-charge, cioè una tassa contro il traffico (leggi l’articolo di Chiara Campo). Che colpirà tutti dal prossimo gennaio. Ovvio il solito balletto delle cifre e ipotesi su modulazione e sconti: 4-5-6 euro, fasce orarie, sconti, esenzioni e quant’altro. Con l’ultima incredibile ipotesi ventilata dal giovane assessore Mara: 10 euro per tutti e pagamento anche il sabato. Quello che conta per Pisapia è che la gente metta mano al portafogli e paghi cash. Circolare con l’auto in centro ormai diventerà una roba da ricchi.
Non solo. Alle viste ci sono altre iniziative del “sindaco della tasse” che segue la buona regola di varare subito i provvedimenti impopolari sperando che i cittadini a fine mandato se ne siano dimenticati (ma la sensazione è che il giochino non funzioni più…) . Vediamo che cosa prevede il menù “arancione” che sta studiando l’assessore Tabacci (una sorta di Visco in salsa ex dc): aumento della Tarsu e stangata bis sull’Irpef (che parte con una addizionale dello 0,2% e arriverà pare allo 0,8%) poi la giunta si muoverà per aumentare l’Ici sulle seconde case sfitte (ma qui sarà Roma a dover sbloccare il 5 per mille…) e aggiungiamo anche la revisione degli estimi catastali e pure della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, il ticket per i turisti. La “spremuta arancione” è in corso. Vedremo l’effetto che farà. La colpa naturalmente è di Letizia Moratti (come durante il suo mandato Milano non fosse stata penalizzata dalle varie finanziarie), poi del governo che taglia i fondi agli enti locali, altrimenti il buon Pisapia avrebbe fatto il contrario: di sicuro meno tasse per tutti… Ha anche scritto un messaggio ai milanesi, il sindaco più amato da Nichi Vendola, per dire: cari cittadini, guardate che è colpa del governo…
Bene ha fatto l’ex sindaco Letizia Moratti, a ricordare, in un’intervista al Giornale (leggi l’articolo di Giannino della Frattina) : “Milano ha perso 800 milioni di euro in 5 anni per il Patto di stabilità. Eppure abbiamo investito 3 miliardi in infrastrutture, mantenendo inalterate le spese per i servizi. Senza aumentare le tariffe”. E che dire del Pgt bloccato che fa ballare 70 milioni di euro di entrate nelle casse comunali, la vendita di assett della Serravalle e di immobili pubblici? Si vedrà. Intanto più tasse per tutti i milanesi, c’è poca ironia da fare…
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