Se Renzi disturba il manovratore

[photopress:matteo_renzi.jpg,thumb,alignleft]La fronda interna veltroniana e lo scontro sulla premiership, il “big bang” annunciato dal sindaco di Firenze Matteo Renzi nella veste di “rottamatore” della vecchia guardia del Pd (ex Pci ed ex Dc transitati di sigla fino ai democratici), la stra-annunciata discesa in campo di Montezemolo, la convention dei movimenti cattolici, preludio di una svolta nell’impegno politico che preoccupa non poco il Pd, la “disubbidienza” dei radicali rimasti nei loro banchi quando alla Camera parla il premier Berlusconi,  con l’opposizione fuori in una riedizione in tono minore dell’Aventino che è finita con un flop politico, il difficile nodo delle alleanze […]

  

E Vendola duetta con Prodi…

[photopress:nichi_vendola_sel.jpg,thumb,alignleft]Il nuovo Ulivo? Pare abbia le radici di quello vecchio. Nichi Vendola infatti tenta un’operazione di innesto politico dopo il patto delle tre Grazie (Bersani, Vendola, Di Pietro) a Vasto. In tre sul un palco per dire (o tentare di dire) che il nuovo Ulivo è nato, vive e lotta con l’opposizione. Forse era stato fatto un passo avanti di troppo, forse serviva una qualche correzione di rotta dopo la discesa in campo del cardinal Bagnasco e dei vescovi sul terreno di un “movimento” che unisca i cattolici in politica, preannuncio di una sorta di rifondazione democristiana. Sta di fatto […]

  

Veltroni, Bersani e il Partito Disunito

[photopress:bersani_veltroni.jpg,thumb,alignleft]Non bastavano l’imbarazzante affaire Penati e il “patto di Vasto” con la stretta di mano a tre fra Bersani, Vendola e Di Pietro ha fatto subito gridare alla “rinascita” del nuovo Ulivo, subito guardata con sospetto dai dalemiani e dai veltroniani che ha fatto dire all’ex popolare:  “Sembrano le tre Grazie”. No, non bastavano. Contro il segretario del Pd si riapre il fuoco di fila degli avversari interni legato alla sua leadership e alle primarie. Così i veltroniani Giorgio Tonini, Stefano Ceccanti e Salvatore Vassallo, in un’intervista al Foglio, chiedono al Pd di aprire una verifica della leadership del partito […]

  

Bersani s’attacca alla Cgil…

[photopress:camusso_epifani_bersani.jpg,thumb,alignleft] La mitica “cinghia di trasmissione” si è rimessa in moto: la Cgil scende in piazza e replica il rituale ormai stanco e usurato dello sciopero generale . E lo fa mentre l’euro affonda in Europa e lo stop proclamato dal sindacato rosso ha un conto finale per l’Italia di 5 miliardi. Susanna Camusso detta la linea all’opposizione e alla sinistra e va a testa bassa non solo contro governo e maggioranza ma anche contro la Cisl e la Uil che dello sciopero in questo momento non vogliono sentir parlare perché lo giudicano inutile, inopportuno, dannoso. Ma tant’è. I “signornò” del […]

  

Tagliare le Province? Demagogia… parola di Bersani

[photopress:bersani4.jpg,thumb,alignleft]Nessuno le vuole più, parole (pardon promesse elettorali) , ma restano lì. Anzi, con gli anni aumentano. Intoccabili anche se con l’avvento delle Regioni dovevano sparire. Le Province non si toccano. Inutili, si dice, ma in realtà utilissime evidentemente alla casta, anche quando deve chiedere sacrifici (e che sacrifici) agli italiani. Così la Camera ha detto no alla proposta di soppressione presentata dall’Idv, con la bella sorpresa che il no alla soppressione è passato con il voto di Lega e Pdl, ma anche grazie all’astensione udite udite del Pd… Sì il Pd di Bersani che ha il “coraggio” di dire: […]

  

D’Alema e il giovane Vendola…

[photopress:d__alema_2.jpg,thumb,alignleft]”Vorrei dire una cosa a Nichi: le primarie non le facciamo per scegliere il capo della sinistra, le facciamo per scegliere il candidato a governare l’Italia. Perchè in lui l’ansia delle primarie risponde secondo me a un’esigenza un pò diversa: Nichi pensa, attraverso le primarie, di affermare una sua leadership personale”. Massimo D’Alema non le manda a dire, a Vendola. Impara a distingue tra premiership per guidare il Paese e leadership della sinistra: è il messaggio netto. Come dire, caro Nichi tu fai un bella battaglia personalistica (ai tempi del Pci quella di “personalismo” era un’accusa gravissima), mentre noi con […]

  

L’irresistibile caduta di Gianfry

Fini prima e dopo. Prima del voto del 14 dicembre con cui si voleva mandare a casa Berlusconi e il suo governo, Futuro e libertà aveva 36 deputati e 10 senatori. Dopo il voto che ha visto invece la vittoria del Cav, Futuro e libertà nato come partito (zoppo) alla Costituente di Milano, si è “ristretto” (per ora) a 29 deputati e al Senato ha detto addio al gruppo perché è sceso a soli 8 senatori (ma Pasquale Viespoli e Maurizio Saia sono dati in uscita) mentre ne servono 10. Si è consumata così, fra polemiche e veleni, la resistibile […]

  

La Santa alleanza e il leader taumaturgo

Il centrosinistra mostra i muscoli e proclama di essere pronto ad andare alle elezioni per liberare finalmente l’Italia dal cavalier Berlusconi. Ma per ora non ha ancora messo nero su bianco come dovrebbe essere composta, in tempi brevi, la Santa alleanza anti Cav e soprattutto chi la dovrebbe guidare. Per la coalizione si parla di alleanza “più larga possibile” – ma non si dice con chiarezza se e come verrà sciolto il nodo gordiano dell’Idv di Di Pietro e dei giustizialisti in servizio permanente effettivo e nemmeno si declinano i punti di un eventuale programma in grado di tenere assieme […]

  

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