Trading con il Donchian Channel sugli equity index
In questo nuovo articolo si cercherà di scoprire quanto più possibile su un indicatore molto utilizzato nel panorama del trading: il Price Channel, conosciuto anche come Donchian Channel.
Questo indicatore, noto ai trader già dagli anni ’50, rappresenta l’insieme di due linee, che non si incrociano mai, e che rappresentano rispettivamente il massimo-massimo delle ultime X barre e il minimo-minimo sempre delle ultime X barre. Identifica quindi una sorta di canale, con due livelli distinti, uno superiore e uno inferiore. Questo canale conterrà sempre al suo interno i prezzi, e quando il mercato effettuerà un movimento di una certa entità, fino a raggiungere i livelli del canale, allora si avranno le condizioni per entrare a mercato.
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Il Donchian Channel può essere utilizzato in svariate modalità, sia trendfollower che reversal. Nel primo caso siamo intenzionati a sfruttare il canale per operare in favore di trend (comprare sulla forza al raggiungimento del canale superiore e vendere sulla debolezza quando i prezzi scendono fino al canale inferiore), nel secondo caso si parla di contro trend (comprare sul canale inferiore e vendere sul canale superiore).
Di norma questo canale viene usato per posizioni che seguono il trend di fondo, ma può funzionare anche sugli Equity Index che come è noto sono strumenti per la maggior parte mean-reverting?
Regole del trading system trend following con il Donchian Channel
Per comprenderlo si andrà a creare una strategia trendfollower, che lavorando su mercati prettamente rialzisti, come i Future sugli indici azionari, prenderà solo posizioni long e lo farà quando il mercato raggiungerà e supererà il livello superiore del Donchian Channel a 50 periodi costruito su barre a 60 minuti.
Le chiusure dei trade long avverranno invece sul lato inferiore del canale, che se superato darà il segnale per chiudere le nostre posizioni.
Il paniere di Future azionari su cui andremo a testare la nostra idea è composto da alcuni tra i principali basket di azioni al mondo, più precisamente:
- DAX (indice azionario tedesco)
- S&P500 (indice azionario 500 titoli più capitalizzati USA)
- Nasdaq (indice azionario 100 titoli tech più capitalizzati USA)
- Dow Jones (indice azionario 30 titoli utility più capitalizzati USA)
- Nikkei (indice azionario giapponese)
Questi mercati sono noti per il loro andamento, che come detto è mean-reverting e tende a rimbalzare su livelli di prezzo, per poi ritornare verso un livello medio. Questa tipologia di mercato non si addice in genere a strategie di tipo trendfollower, che invece hanno bisogno di trend ben definiti per funzionare. Nonostante questo si vedrà come questa logica, con le dovute accortezze, potrebbe tornare utile per il trading.
Backtest del trading system trend following con il Donchian Channel
Prendendo posizioni soltanto rialziste sul paniere indicato poco sopra, si nota fin da subito che i risultati nel periodo che va dal 2010 a settembre 2022 sono incoraggianti.
Ovviamente non tutti i mercati rispondono allo stesso modo, ma vediamo come gli indici americani, Nasdaq in primis, producono risultati davvero eccelsi.
Anche il Future sul Nikkei risponde in maniera egregia alla logica grezza del sistema, e questo fa ben sperare per il prosieguo dell’analisi.
L’average trade complessivo del portafoglio arriva a oltre 200$, altro segnale che il sistema lavora nella direzione giusta e già in questa forma sarebbe in grado di coprire i costi necessari al live trading su questi mercati.
Il drawdown massimo ammonta a circa 150.000$, a fronte di un ritorno complessivo di 434.000$. Questo potrebbe essere causa dell’assoluta mancanza di diversificazione del paniere preso in considerazione per questo backtest. Tutti i mercati sono correlati tra loro, alcuni addirittura più di altri, e questo porta vivere situazioni in cui tutti i mercati possano soffrire all’unisono nei medesimi periodi.
Idee per ulteriori sviluppi per il trading con il Donchian Channel
Un modo per proteggersi da questi rari casi, comunque più che possibili, sarebbe aggiungere anche il lato short alla strategia. In questo modo si riuscirebbe (forse) a prevenire, o almeno a lenire, quegli infausti eventi che potrebbero capitare sui mercati azionari.
Tutto questo però comporta anche dei rischi. Quello principale è rappresentato dall’elevato grado di overfitting che necessita il lato short. I mercati azionari hanno trend di fondo rialzisti, alcuni saliranno offrendo rendimenti più alti o più bassi di altri, ma nel lungo periodo possiamo asserire che esiste una tendenza al rialzo ben marcata. Questo ci fa arrivare al punto in cui per ottenere dei buoni risultati anche sul lato più debole, occorrerà calcare un po’ di più la mano con filtri e condizioni atte a limitare il numero totale di trade short.
Questo meccanismo di aggiunta dei filtri potrebbe portare all’individuazione di trade short molto buoni nel passato, ma che sarebbero difficilmente replicabili anche in futuro. Insomma, un campo minato su cui sarebbe difficile muoversi senza la dovuta esperienza.
Conclusioni sul trading system trend following con il Donchian Channel
Tutto sommato il Donchian Channel ha dimostrato di essere una buona arma per i trader che vogliono cimentarsi sugli Equity Index, ma purtroppo non essendo “onnipotente”, se usato su un portafoglio non troppo diversificato potrebbe esporre il nostro conto a un’alta volatilità.
Il sistema ha dimostrato di poter funzionare, pur sfruttando una logica notoriamente non efficace sugli equity index, dimostrando che soprattutto negli ultimi 4-5 anni i mercati azionari abbiano sviluppato anche una tendenza a seguire i trend, non solo a invertirli.
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Alla prossima!
Andrea Unger