Strategia trend following sul Nasdaq: Opening Range Breakout per il trading automatico
In questo articolo metteremo alla prova una strategia trend following sul Nasdaq, uno degli equity index più liquidi e conosciuti, che rappresenta i 100 titoli più capitalizzati del settore tecnologico. A differenza del Mini S&P 500 e degli equity index in generale, il Nasdaq presenta infatti una tendenza trend following leggermente più marcata, che negli ultimi anni è diventata più evidente.
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Data la natura fortemente rialzista degli indici azionari, viene naturale sovraesporsi usando strategie che operano solo sul lato long, mentre non è per niente facile essere profittevoli operando sul lato short. Proveremo quindi a definire un trading system automatico, basto su delle regole che possano riuscire ad approfittare anche di quei momenti in cui, a seguito di una grande estensione già avvenuta al ribasso, il mercato in un’ipotetica situazione di “panic selling” continui in quella direzione.
Logica “Opening Range Breakout” (ORB)
La strategia che andremo a sviluppare si può definire Opening Range Breakout (ORB): Al prezzo di apertura, andremo ad aggiungere o togliere una certa quantità legata al range di prezzo (high – low) fatto registrare dallo strumento nel giorno precedente, e questo sarà moltiplicato per un fattore inizialmente posto uguale a 1. In questo modo, avremo i due livelli d’ingresso long e short, alla rottura dei quali ci aspettiamo che il mercato, dopo tale estensione, prosegua nella stessa direzione.
- LongLevel = Open + Range x MyMultL
- ShortLevel = Open – Range x MyMultS
Considerata la natura di base rialzista degli indici azionari, il fattore moltiplicativo lato short (MyMultS) dovrà sicuramente essere maggiore di quello lato long, in modo da limitare gli ingressi short solo ai casi di movimenti ribassisti veramente significativi.
Regole del trading system trend following sul Nasdaq
Ipotizzando di operare in intraday, ovvero di aprire e chiudere le posizioni nell’arco della stessa sessione, applichiamo questo sistema al future del Nasdaq quotato al CME, su un timeframe a 15 minuti e con uno stoploss di 1500$. Per il momento non impostiamo nessun takeprofit. La sessione va dalle 17:00 alle 16:00 del giorno successivo (orari dell’exchange), ma utilizzeremo una finestra temporale operativa che escluda la prima e l’ultima ora di contrattazione, per evitare quei movimenti di prezzo che a volte avvengono a inizio e fine sessione, ma che potrebbero non siano indicativi data la volatilità disordinata di tali momenti.
Backtest del trading system trend following sul Nasdaq
Nelle figure 1 e 2 sono riportate le metriche ottenute dalla strategia appena descritta, nell’arco di tempo che va dal 01/01/2010 a fine del 2022.
A conferma di quanto riportato all’inizio riguardo alla tendenza trend following del Nasdaq, si vede come la strategia sembri funzionare sicuramente meglio negli ultimi 4 anni (figura 2), mentre nei precedenti abbia fatto più fatica. In particolare, se la paragoniamo al semplice “buy and hold” (figura 3), si vede come sia riuscita ad essere profittevole anche in un anno come il 2022, caratterizzato da un forte downtrend, mentre negli anni precedenti, dove il comportamento trend following era meno marcato, non sarebbe stata efficace.
Ottimizzazione del trading system trend following sul Nasdaq
Passiamo quindi ad ottimizzare alcuni dei parametri della strategia, per capire se è possibile migliorarne il comportamento rendendola più costate nei risultati. Partiamo dai fattori di moltiplicazione del range, utilizzati per determinare i livelli d’ingresso long e short: ottimizzando i fattori MyMultL ed MyMultS fra 0,1 e 3, a step di 0,1 si trovano i risultati illustrati in Figura 4 e 5.
Per il lato long il fattore 0,6 è quello che fornisce il miglior average trade insieme ad un buon rapporto net profit su drawdown (‘custom criteria’ in tabella). Per il lato short invece, la scelta del parametro ottimale è più complicata: valori più alti di 2 sembrano dare risultati più stabili in termini di average trade, a fronte di un minor net profit, mentre intorno a 0.5-0.8 si trova il massimo net profit, ma a scapito di un maggior drawdown e di un minor average trade. Si potrebbe optare quindi per il valore di 1.3 che rappresenta un buon compromesso e sembra avere un intorno abbastanza stabile per tutte le principali metriche.
Come illustrato in figura 6, l’equity curve è sicuramente migliorata, ma come prevedibile il lato short è quello meno efficace, con un average trade di soli 42$ rispetto ai 123$ del lato long.
Idee per ulteriori sviluppi del trading system trend following sul Nasdaq
A titolo esemplificativo, potremmo cercare di filtrare ulteriormente gli ingressi short valutando la presenza o meno di specifici pattern di prezzo. Per fare questo utilizzeremo una lista proprietaria di pattern che racchiude diverse casistiche, per valutare quale sia migliore in questo caso. Proviamo dunque ad inserire un filtro al sistema per cui non si possa entrare short se occorre un certo pattern di prezzo.
Per selezionare quale, si lancia un’ottimizzazione sulla lista predefinita, e si trova che il pattern 131 sembra essere migliore, sia in termini di average trade che per rapporto net profit su drawdown. Esso rappresenta semplicemente la condizione che il massimo di ieri sia stato minore del massimo di 2 giorni fa: quando questo si verifica, il sistema non potrà operare short.
Questo pattern aggiunge sicuramente valore e qualità alla strategia. Il profitto totale aumenta fino a 172.465$, con una discreta riduzione del drawdown. Vengono eliminati circa il 50% dei trade short che erano poco efficaci, a vantaggio dell’average trade totale che si alza fino quasi a 128$, per merito di quello short che passa da 37$ a 184$.
Conclusioni sul trading system trend following sul Nasdaq
In conclusione, abbiamo visto come sia possibile operare su un equity index come il Nasdaq anche con logiche trend following, e nonostante la natura fortemente rialzista degli indici azionari, come sia possibile essere profittevoli anche operando sul lato short, seppure sempre in maniera limitata rispetto a lato long.
A voi quindi il compito di sperimentare e magari ottimizzare ulteriormente questa idea.
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Alla prossima e buon trading!
Andrea Unger