Renko Bars nel trading sistematico: analisi, vantaggi e limitazioni
In questo articolo tratteremo un argomento un po’ diverso dal solito. Non parleremo infatti di spunti operativi, bensì di un particolare tipo di grafico chiamato “Renko Bars”, che analizzeremo insieme per capire se possa essere utilizzato nel trading sistematico. Sono sicuramente meno comuni delle candele giapponesi, per cui partiamo dal capire come vengono costruite queste barre.
Vuoi un aiuto per migliorare il tuo approccio al trading? Clicca qui >>>
Cosa sono le Renko Bars
Le Renko Bars sono un tipo di grafico utilizzato nell’analisi tecnica per visualizzare l’andamento dei prezzi. A differenza dei grafici a candele giapponesi o a linee, le Renko Bars non tengono conto direttamente del tempo, ma si basano esclusivamente sul movimento del prezzo, valutato comunque con una certa risoluzione, ovvero il timeframe di riferimento.
In un grafico Renko le barre sono rappresentate da blocchi rettangolari, chiamati “brick” (mattoni), tutti di dimensioni uguali e che vengono posizionati in base al movimento dei prezzi. In particolare, ad ogni intervallo di tempo di riferimento (resolution), se il prezzo supera una determinata soglia prefissata (size), viene disegnato un nuovo mattoncino, posto a 45 gradi in alto o in basso rispetto a quello che lo precede, altrimenti non viene disegnato. Avremo un up brick, ovvero un mattoncino verde, se il prezzo si sta muovendo verso l’alto o un down brick, ovvero un mattoncino rosso, se il prezzo si sta muovendo verso il basso.
In questo modo otterremo un grafico che sull’asse temporale ha una distribuzione degli orari non uniforme. Questo perché ci saranno giorni con un movimento di prezzo più ampio rispetto ad altri, la cui sessione risultante sarà visualizzata con più brick, quindi più lunga, rispetto a quelli con movimenti di prezzo meno ampi.
Vantaggi delle Renko Bars
Il vantaggio dei grafici Renko è che permettono di filtrare il rumore dei movimenti di prezzo nel breve termine, focalizzandosi sul trend a lungo termine. Inoltre, essendo basati sul prezzo e non sul tempo, i grafici Renko possono essere utili anche su mercati con bassa liquidità o con volumi scarsi.
Tornando allo scopo di questo articolo, nell’ottica di un trader sistematico è fondamentale poter testare le proprie idee di trading. Proviamo quindi a creare un trading system che utilizzi questo tipo di grafico, per valutare se può fare al caso nostro.
Logica di un trading system basato sulle Renko Bars
Il sistema che utilizzeremo è veramente semplice, e può essere scritto in solo due righe di codice: La prima dice di andare long al massimo della barra precedente, con un ordine stop. La seconda, analogamente, dice di andare short al minimo della barra precedente. In entrambi i casi imponiamo la condizione per cui, per andare long non dobbiamo essere già in una posizione long e per andare short non dobbiamo trovarci già in una posizione short.
Andiamo quindi a vedere cosa avrebbe fatto questo semplice trading system, applicato al grafico Renko del mini S&P500 future (ES), con i brick creati a distanza di 100 tick l’uno dall’altro, e con una risoluzione del prezzo a 30 minuti. Si ricorda inoltre che il tick vale 0.25 punti, quindi ogni brick equivale a 25 punti interi del future.
Analisi dei risultati del trading system basato sulle Renko Bars
Osservando il grafico vediamo che effettivamente, dopo un rialzo (una serie di brick up) andiamo short al minimo della barra precedente, per andare poi long al massimo della barra precedente e così via. In questo modo si ottengono quasi esclusivamente trade positivi, con un’equity line “troppo perfetta” per essere vera.
Un buon trader sistematico in questi casi sa che c’è di mezzo qualche errore. Ma quale?
Vuoi un aiuto per migliorare il tuo approccio al trading? Clicca qui >>>
Abbiamo detto che i brick sono creati a distanza di 100 punti l’uno dall’altro. Se provassimo a costruire le Renko Bar utilizzando un intervallo minore, ad esempio 50 punti, il risultato sarebbe praticamente sempre lo stesso, ma solo con un maggior numero di trade perché avremmo più barre.
Ragionando sul modo in cui sono costruiti i brick, si nota come questo dipende semplicemente dalla chiusura del prezzo, senza considerarne l’andamento all’interno del range: potremmo per esempio, aver avuto una barra che prima di arrivare a formarsi, superando il nuovo livello superiore di punti, passa ad un livello inferiore o addirittura due livelli inferiori.
Nel nostro caso specifico, valutiamo ogni 30 minuti il prezzo, e se ci troviamo sopra la soglia di 50 punti, costruiamo un brick verde. Se ci troviamo al di sotto, costruiamo un brick rosso. Se invece ci troviamo a metà strada, non costruiamo nessun brick. Abbiamo quindi a disposizione solo brick completi, ed è come se noi entrassimo a mercato con il senno di poi, perché sappiamo già per esempio che quella era una direzione di uptrend, prevista senza considerare gli eventuali downtrend intermedi.
Si potrebbe pensare che questo effetto sia dovuto alla risoluzione temporale troppa bassa (30 min), per cui si potrebbe abbassare a 1 minuto. Tuttavia, anche in questo modo, andando a verificare il prezzo ad ogni minuto per valutare se il brick è stato effettivamente chiuso e costruito oppure no, il risultato non cambierebbe: l’equity sale dritta a 45°. Manca sicuramente qualcosa nelle informazioni, ma che cosa?
Cosa si può fare per migliorare la situazione? Innanzitutto, andare a vedere quale sia l’effettiva apertura delle Renko Bars, ed utilizzando MultiCharts. Questo può essere fatto attraverso il comando “Show Real Open”. La equity curve a questo punto inizia a vacillare, ma rimane ottima.
È ormai chiaro che la risoluzione a minuti per la costruzione delle Renko Bars non sia sufficiente. Bisogna andare a vedere il prezzo tick by tick perché il grafico rappresenti quello che effettivamente succede nella realtà. Mettendo infatti, una risoluzione tick by tick, quello che otteniamo è l’effettivo andamento storico di questa strategia su questo tipo di chart: Limitatamente allo storico di dati tick by tick disponibili (circa 6 mesi), si vede come non siamo più in guadagno ma addirittura perdiamo, e finalmente la nostra equity è quella reale.
Conclusioni e limiti delle Renko Bars nel trading sistematico
In definitiva, le Renko Bars sono un valido strumento per testare i nostri trading system? Purtroppo dobbiamo dire di no, quantomeno basandoci su questa strategia a breakout. Avremmo bisogno di una risoluzione tick by tick per avere dei backtest affidabili e questo impiegherebbe troppe risorse a livello computazionale per essere gestito, anche se avessimo a disposizione lo storico di anni necessario. Se da una parte è vero che quando viene plottato il grafico Renko otteniamo qualcosa di effettivamente più pulito, d’altra parte non è che il risultato di un’analisi “a posteriori” di quello che è stato il mercato.
In conclusione, spero con questo articolo di essere stato d’aiuto per una maggiore comprensione delle Renko Bar e perché non possono essere uno strumento valido per il trading sistematico.
Vuoi un aiuto per migliorare il tuo approccio al trading? Clicca qui >>>
A presto con nuovi spunti operativi, e buon trading!
Andrea Unger