Donne, se a “discriminare” sono i giornaloni di sinistra
“Gli angeli del virus. Isolato a Roma grazie a tre ricercatrici”.
“Le scienziate che vincono contro il virus”
“È tutto al femminile il team di virologhe dello Spallanzani che, primo in Italia, ha isolato il coronavirus: lavoro in coppia e turni di 12 ore”.
“Ormai da anni, anche nel resto del Paese, il settore (e i laboratori) sono in mano alle donne.”
“È stato un pool di donne a isolare il coronavirus responsabile dell’epidemia…”
Oggi ha deciso di titolare così il megafono della “sinistra” moderata: Repubblica. Più leggo questi titoli e più penso: Perché? Perché specificare che il team dello Spallanzani sia tutto al femminile? Perché sottolineare più volte che, ad isolare il virus, siano state tre donne? Che bisogno c’è di specificare il sesso della mente geniale che ha dato un contributo importantissimo per curare e combattere il virus cinese che sta terrorizzando e bloccando il Pianeta? Se è M o F c’è poca differenza. Sotto il camice bianco ci sono degli esperti. Sarebbe cambiato qualcosa se ad isolare il virus fosse stato un uomo? No. Nulla. Quello che conta è il risultato. Aldilà del sesso. Italiani. Uomini o donne che siano.
Mi fermo e leggo ancora. Rileggo. Non riesco a capire. Colpa della mia giovane età e, dunque, poca esperienza nel giornalismo? Rileggo. Eccome se rileggo. “Donne.” Ma cosa vuole dirci Repubblica? Non riesco propio a capirlo. Che le Donne possono fare altro? Che le Donne non sono fatte per occuparsi della casa? Oltre che lavare, stirare, cucinare e fare figli? È questo quello che ci vogliono dire tra le righe? Loro, quelli per la “parità dei sessi”. Non credo. Non è da loro. O meglio, lo spero. Sarebbe da cavernicoli pensarlo. Sarebbe da ignoranti pensare che ci sia la necessità di sottolineare alcuni concetti. Spero che al titolista non gli sia passato per la testa nemmeno per un istante. Noi sappiamo chi sono le Donne. Sappiamo quando valgono. Chi sono. Sappiamo che il Mondo senza di loro sarebbe inutile. Non avrebbe senso di esistere, girare. Sono la linfa vitale della società. Sono le nonne, le mamme, le fidanzate, le spose. E allora perché ripetere come un mantra “sono tre donne… sono tre donne… sono tre donne…” Fossero stati uomini non lo avrebbero fatto notare.
Sono scienziati che hanno fatto semplicemente il loro lavoro. Anche sottopagati. Bravi. Bravissimi.Tanto quanto gli scienziati che hanno isolato il virus in America, Australia, Cina, Francia. A loro e a tutta l’equipe dello Spallanzani va un Grazie.
Ah, qualcuno potrebbe chiedersi: “nessun commento sul titolo di Libero?” Beh, si sa, i titolisti di Libero sono da sempre dei provocatori. Dunque, nessuna novità. Anche perché non sono abituati a farci quotidianamente la morale. Anzi.
NB* Questo pezzo è stato scritto con la supervisione di una giovane donna, Costanza Tosi che, di mestiere, fa la giornalista proprio per questo giornale. Lo sottolineo solo perché essendo uomo potreste pensare che sia un maschilista. E, di conseguenza, aver scritto questo articolo solo per mero e puro orgoglio maschile. Non è così. Le etichette non mi sono mai piaciute. E vado su tutte le furie. Il pensiero, inoltre, è stato condiviso con altre donne iscritte, peraltro, a movimenti per le donne.