È il solito stanco rito del 25 aprile, con la vagonata di retorica che questo Paese riesce sempre a propinarci in determinate situazioni. Niente di nuovo. Gli scontri (verbali) tra anti fascisti e neo fascisti, le liti sulle sfilate, gli insulti alla Brigata Ebraica, le provocazioni dei movimenti di estrema destra e così via. L’unico elemento di novità è che oggi l’antifascismo militante sogna la Liberazione dal “fascista” Matteo Salvini. Non gli va proprio giù che sieda al governo. Ministro dell’Interno, quindi capo di tutti gli “sbirri”. Già questo basterebbe a Anpi e compagni per riversargli addosso tutto l’odio possibile. Se […]