La scorsa settimana si è aperta la crisi di governo. A differenza di altri Paesi europei, che hanno affrontato questa difficoltà permettendo ai propri elettori di tornare alle urne in tempi brevi, in Italia si sono subito fatti sotto gli specialisti del non voto. Il loro obiettivo è prendere tempo, procrastinare il più possibile, tentare nuove alchimie, dare vita a nuovi esecutivi (politici o tecnici, poco importa) pur di conservare uno scranno in parlamento. Ora, le strade sono tre: la sfiducia al premier Giuseppe Conte si impantana nel voto contrario di chi sta lavorando a formare una maggioranza alternativa; la […]