L’esperimento social dei Ferragnez
Ok.
Mi ero ripromessa di non scrivere nulla circa il matrimonio dei “Ferragnez” ma voglio trasgredire alla regola, per una buona volta.
Sono passate poche ore da quello che è stato – a buon ragione – definito come il matrimonio più social-italic degli ultimi anni, che quello di Meghan ed Harry, al confronto gli fa il solletico.
Non nobili, non reali, non blasonati: Chiara Ferragni e Fedez (che io all’inizio chiamavo Fedex) sono dei parvenu, ma di un certo spessore, s’intende.
Chapeau innanzitutto a due giovani che – non discendendo da nessun albero genealogico vippesco – hanno saputo creare con infiniti byte, il loro successo: la Ferragni con un blog di moda famosissimo “The blonde salad” che poi diventerà una macchinetta sforna-denari micidiale con tanto di brand, linea di moda, shopping online; il cantante Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia indiscusso mito canoro dei nostri giorni e dei tatuatori.
Apro e chiudo subito una parentesi: non sono una loro fan.
Nè della influencer di moda (credo che gli unici esseri al mondo che potrebbero influenzare le mie azioni terrene, siano i miei quattro felini) né tantomeno di Fedez, a cui preferisco – senza dubbio – altri generi musicali.
Però incontestabilmente questi due, sono delle persone di “successo” e comunque non hanno rubato nulla: hanno viceversa convinto tantissimi a seguirli – come fans – sia nei loro affari monetari sia sui cosiddetti social.
I social usati come abili strumenti di marketing e di auto promozione hanno trovato – nei Ferragnez – il loro acume orgasmico virtuale, diamogliene atto.
Ciò premesso ripeto – per onestà intellettuale – la cosa che più mi ha stupito e mosso a scrivere qualche riga, è stato viceversa, il trend comportamentale di tanti (followers and haters) che il loro matrimonio lo hanno seguito per esaltare a mò di divinità egiziane – questi due nubendi – o viceversa per demolirli per chetare l’invidia verde serpeggiante.
Ho letto cose che “voi umani…” (cit) così socialmente interessanti che sintetizzarle tutte o quasi sarà- per me – una impresa titanica.
Voi dovete capire che per conoscere bene qualcuno – su un social – lo dovete mettere di fronte a qualcosa di così lontano da lui/lei, così irraggiungibile e così luminescente, da studiarne poi a distanza le reazioni.
E che cosa meglio di un matrimonio pluri-annunciato?
Allora accade che i fans vivranno la favola e si immedesimeranno negli idoli fino a fondersi mentalmente con loro ed a commuoversi a debita distanza.
Nihil novum sub sole.
Ho letto – ad esempio – di una tizia di Latina che è partita dal paesello con zaino in spalla, per vivere da vicino il lieto evento, in quel di Noto; di svariati ragazzi che sono corsi dal parrucchiere più vicino per emulare le meches matrimoniali di Fedez; di mamme che hanno mollato tegame e ragù per accaparrarsi i piattini e tazzine con la faccia dei reali popular: insomma un tripudio scomposto di giubilo misto a idolatria.
Parimenti gli haters, sui quali occorre fare un distinguo.
Non c’è cosa peggiore di un haters donna.
A mio parere le donne, le femmine – uterine per costituzione – sono più brave degli uomini, in tutto, anche nel l’ odiare.
Prendi una Chiara Ferragni – ad esempio – piazzagliela davanti: bella, bionda, occhi da cerbiatta azzurri, fisico da teen ager (nonostante la recentissima gravidanza), altissima, gambe chilometriche, elegante ed affascinante e lo charme non lo compri al mercato ortofrutticolo.
Ecco che di fronte ad una donna oggettivamente “bella” – leggerai le cose più assurde: ossia quelle dettate da un rosicamento connaturato ed atavico che manco una parassitosi intestinale dà.
Scatta immancabilmente la voglia (leggi: bisogno) di trovare un difetto, il pelo nell’uomo, la pagliuzza.
Della Ferragni ho letto: troppo alta, troppo magra, occhi strabici, capelli spenti, troppo piallata, poco femminile, pochissima classe.
C’è anche chi ha riesumato le foto anteguerra del proprio matrimonio per tentare – in extremis – di accattare qualche complimento di riflesso, a distanza di anni, e proprio perché all’epoca magari si avevano ancora delle fattezze umanoidi.
Pazzeschi e borderline certi paragoni poi che hanno tentato di “massacrare” il modello Dior della Ferragni – che Iddio lo benedica – a suon di commenti ridicoli ed assolutamente genuini nella loro pochezza.
Gli haters sono così, è un loro limite mentale.
I loro voli pindarici e fantasiosi consistono sempre nell’ambizione (chissà come se la ridono i Ferragnez) di tentare di buttare un pò di fango su qualcuno, solo perché loro nel fango ci sono restati una vita ed ancora annaspano.
Ecco perché – per costoro – il matrimonio social ha rappresentato una occasione (persa) di fare paragoni e parallelismi con le loro vite miserevoli, fatte di matrimoni in lycra, cotonature di capelli a suon di lacca Elnett e parenti con la polpetta in bocca ed il rutto libero che intonano un “Viva gli sposi!”
Comunque tutto fa “social” e forse – sono stati più socialmente interessanti i commenti al matrimonio dell’anno che – a mio parere – il matrimonio stesso che resta comunque un fatto su cui parlare.
Anyway, auguri e figli sani.
Paola Orrico