[youtube nonDa81Nf9Y nolink]

Musicalmente parlando si pensa alla Chiesa come a un mondo immobile, rimasto alla produzione dei secoli scorsi, liturgie strumentali e vocali,  fino ai virtuosismi del contrappunto, le Messe e via così… Alla fine sempre le stesse partitute, dall’antichità a oggi, eseguite milioni di volte, e ancora utilizzate, innovazioni di spessore poco o niente. Ma non è così. A parte la quantità immensa di pagine pronte all’uso – che vengono scritte dalle più diverse mani in tutto il mondo – c’è il filone legato alla produzione d’arte che il Vaticano non dimentica. La dimostrazione è di questi giorni.

Si tratta di un concorso internazionale di musica sacra “senza preclusione alcuna per i compositori”, dunque incoraggiati a raccogliere la sfida alla contemporaneità, proprio come fece quattro secoli or sono Giovanni Pierluigi da Palestrina. È quanto promuovono il Pontificio Consiglio della Cultura e la Fondazione Perugia musica Classica e la Sagra Musicale Umbra.

Il premio per la composizione di un’opera sacra intitolato a “Francesco Siciliani”, prevede l’assegnazione di un riconoscimento del pubblico e della critica, affiancati a quello della giuria internazionale presieduta dal compositore Giya Kancheli e si terrà, con un concerto dei tre finalisti, il 14 settembre a Perugia nell’ambito della 67/a Sagra musicale umbra dedicata al tema “Angeli e demonì”.

“Il concorso di musica sacra – ha spiegato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che ha sposato con entusiasmo l’iniziativa -, intende proseguire l’incontro tra musica contemporanea, con la sua nuova grammatica, e il sacro, che ha canoni, testi e temi propri. È in quest’ottica che per la prima edizione del concorso ho suggerito come testo su cui i musicisti si confronteranno, il Simbolo degli apostoli, uno dei testi cardine della tradizione cristiana, magistralmente commentato dall’allora cardinale Ratzinger.  Il brano vincitore, al cui autore sarà assegnato un premio in denaro pari a 5 mila euro, sarà pubblicato dalle Edizioni Musicali Rai Trade.
In allegato: musiche di Giya Kancheli