Tasse. Ricevo, pubblico, rispondo

Sig. Porro, ho letto attentamente, nei giorni scorsi i suoi articoli relativi alle ipotesi governative di procedere ad una razionalizzazione in tempi ravvicinati del quadro fiscale italiano, che alla fine riconducevano ad una riduzione del numero delle aliquote. Ho tratto l’impressione che Lei credesse fermamente al successo ed alla realizzazione di questa ipotesi. Io personalmente avevo dei forti dubbi che ciò potesse avvenire tenuto realisticamente conto del contesto internazionale e della precaria situazione economica generale in cui versa il Paese. Peraltro, mi sono detto: se un brillante, attento e preparato cultore della scienza macroeconomica quale Lei è non manifesta dubbi […]

  

Che fine ha fatto il Berlusconismo?

Il primo post del’anno comprende gli auguri affettuosi per i commensali, quelli più visibili che scrivono e quelli più defilati ma sempre qui presenti. E’ anche l’occasione per cucinare l’ultimo pezzo che ho scritto nel 2009 sul Giornale: a mio avviso è un ingrediente che dovremmo usare anche questo nuovo anno. Se cercate un candidato di Berlusconi alle prossime elezioni regionali, datevi pace. Non lo troverete. Certo le caselle del Partito della libertà, dal Piemonte alla Calabria, sono tutte occupate. E il Pdl, c`è da scommetterci, elettoralmente farà l`en plein: viene dato oggi al 40 per cento. Ma che fine […]

  

Le liquidazioni, Julius e le partite di raggiro

Vecchia intervista realizzata dal cuoco nel 2006 a Julius. Ve ne offro uno stralcio. Domanda del cuoco: “Una delle mosse più criticate della recente manovra è il passaggio del 50% delle liquidazioni sotto l’ala dell’Inps che lo dovrebbe destinare ad un fondo per lo sviluppo e le infrastrutture”. Risposta di Julius: “Primo: se è vero che il Tfr è dei lavoratori e non delle imprese allora è anche vero che come non è delle imprese non è neanche dello Stato. Secondo: quella del Tfr non è una partita di giro, ma è un partita di raggiro. Per le imprese il […]

  

I miti sull’evasione fiscale

Due considerazioni sull’italiano evasore e su Berlusconi suo paladino. In un’intervista che ho realizzato al professor Maisto, un tributarista non certo berlusconiano, emerge una prima bottarella ad un luogo comune molto forte in Italia: e cioè che l’evasione degli italiani sia un unicum internazionale. Il professore contesta questa suggestione e cita tre esempi. Il primo sono i famosi conti segreti del Lichtestein scoperti l’anno scorso: ebbene in mezzo c’erano contribuenti di tutta europa e non solo italiani. Il secondo è la battaglia ai paradisi fiscali fatta da Germania e Uk proprio perchè questi sono i due paesi che più soffrono […]

  

Un auto che Bolle

L’ipotesi di concedere un aiuto per la rottamazione da 1000 euro e tre anni di bollo gratis è stata bocciata. Si è preferito una rottamazione da 1500 euro e niente bollo gratis. Sapete qual è la differenza. Con il bollo gratis si toglieva una tassina ai contribuenti e si dava un incentivo alle case automobilistiche. Con la rottamazione più sostanziosa si dà un aiuto maggiore alla fabbrica. Il toro della crisi si può prendere per le corna keynesiane: lavori pubblici (dunque soldi che spende lo Stato) e aiuti alle imprese (quattrini che smista lo Stato). Oppure per le corna liberali: […]

  

La crisi della Robin

Qualcuno si ricorda che in Italia, grazie all’intuizione molto pop di Julius, è stata introdotta una nuova imposta? Si chiama Robin tax. E l’idea geniale era quella di colpire quegli sfruttatori dei banchieri e dei petrolieri (con appendice di chi invece il petrolio lo brucia, come le compagnie elettriche). Ebbene ora ci troviamo nella paradossale situazione per la quale gli stati nazionali con una mano tassano le banche (in particolare gli interessi che riconoscono ai correntisti sono in parte indeducibili) e con l’altra restituiscono soldi alle banche più o meno nazionalizzandole. Nel frattempo il petrolio è sceso sotto 80 dollari […]

  

Julius ha visto la luce

[photopress:la_luce.jpg,thumb,pp_image]Il nostro Julius (Tremonti, per chi non lo sapesse) ha visto la luce. Già si capiva per la verità leggendo con attenzione un interessante fondo del convertito (alle ragioni ministeriali) Giannino, di un paio di giorni fa. Un liberale doc, a patto che non si discuta dell’operato di Julius. Ma ritorniamo alla luce. Su Libero leggevamo: “il Papa su questo la pensa come Giulio Tremonti, non come gli alfieri del mercato che sul Corriere della sera e Sole 24 ore da mesi ribattono che quelli contro i derivati sul petrolio e sul grano sono attacchi di irriducibili passatisti, di vecchi […]

  

Cosa ne pensano i lib-lib di Julius

In questo blog abbiamo più volte “sfottuto” il nostro Julius per la sua ansia Pop. L’inutile e dannosa Robin tax, la populistica esclusione dei ricchi (solo 70mila? solo due dei quali in piazza di Spagna a Roma?) dai benefici Ici sulla prima casa, la card per gli anziani, la lotta contro la speculazione. E via dicendo. Anzi, già che ci siamo, gli insopportabili slogan contro il “mercatismo”. Senza considerare la mancata liberalizzazione per eccellenza: e cioè la riduzione delle imposte sui redditi o per lo meno una prospettiva di riduzione. Che il Dpef non ci da. Insomma quello che pensiamo […]

  

Appunti in manovra

[photopress:tremo.jpg,thumb,pp_image]La manovra presentata dal governo vale quasi 35 miliardi di euro, per il prossimo triennio. Anche se alcuni effetti (per un paio di miliarducci) si faranno sentire da quest’anno. In sintesi si riduce la spesa pubblica corrente del 2 per cento nel triennio: si sforbiciano risorse per gli enti locali (-9.2 miliardi), la pa, la sanità (-5 miliardi), la scuola (-8 miliardi e meno 100mila prof) e altro ancora. La pressione fiscale sale, alla fine del triennio, al 42,9 per cento del Pil (più 0.1 rispetto all’eredità prodiana). Questa manovra ci permetterà nel 2011 di avere un rapporto tra debito […]

  

Fuoco amico

Cari commensali, le nostre ultime discussioni sono nate da alcune provocazioni che ho voluto fare su alcune misure pop annunciate dal governo Berlsuconi. Ho parlato, e male, della Robin tax e dei tetti agli stipendi, e financo delle esclusioni Ici. Non ho parlato della giusta richiesta del nucleare, delle ottime misure su premi e straordinari e sulle ipotesi di riforma della pa. Insomma sono stato fazioso, più che fazioso. Devo una spiegazione. Quando un governo ha davanti a sè cinque anni di legislatura e ne ha avuti altrettanti dietro alle spalle, ha una grande carta per provare a riformare il […]

  

Robin pop

L’idea di tassare i petrolieri per i loro extraprofitti (ma chi quantifica e come l’extra? ed è l’unico settore ad avere extra? e nel futuro tutti gli extra saranno da bastonare?) ha l’aria di essere l’idea più pop degli ultimi giorni. 1. Lo Stato, attraverso l’iva, ha già portato a casa tasse extra dai profitti extra del barile extra. Si calcola che in un anno esso ammonti già a 500 milioni. Insomma se proprio crede lo stato potrebbe rinunciare a parte dell’Iva applicata sulla benzina che in Italia è al 20 per cento e in altri paesi europei è al […]

  

L’Ici pop dei Liberali pop

Il governo Berlusconi ha promesso in campagna elettorale di eliminare l’Ici sulla prima casa. Lo ha fatto con l’eccezione degli immobili accatastati a/1, a/8 e a/9. Il motivo è che sono immobili di lusso. Non vogliamo aprire una discussione sull’essenza di questa imposta. Piuttosto ci interessa determinare la ragione politica per la quale siano stati esclusi dal beneficio i proprietari di immobili, cosiddetti di lusso. E la ragione, cari commensali, è semplice: demagogia allo stato puro. Vedete, alcune manovre fiscali opportune questo governo non potrà farle per motivi di bilancio: e lo possiamo capire. Ma sull’Ici pop non ci siamo. […]

  

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