Meglio Monti che Hollande

C’è un impazzimento collettivo per la vittoria di Hollande in Francia: il contagio si è esteso anche al cosiddetto centro-destra italiano, che sembra ragionare più come un’amante ferita che come un partito liberale. Guardiamo ai primi effetti nocivi che porterà la cura Hollande nella nostra cucina. 1. Vince la tendenza Fassina e cioè la crisi è figlia delle politiche neoliberiste (sic). Come si fa a dire che in uno stato con più del 50 per cento di spesa pubblica e altrettanto di entrate ci sia liberismo ce lo deve spiegare qualcuno. ma quando gli slogan sono vincenti, non si discutono. […]

  

Le auto blu non fanno crescita

Tutti, ma proprio tutti, invocano la crescita. La cosa singolare è che a invocarla con maggiore forza sono proprio coloro che la bloccano. La crescita economica nasce dall’aumento dei consumi o da quello degli investimenti. Si consuma di più se si hanno due spiccioli in tasca (il cosiddetto reddito disponibile); e si investe con maggiore forza se si ha la consapevolezza di poter avere un buon profitto negli anni a venire. I privati sono il motore della crescita economica: mica Babbo Natale. Sono loro che spendendo creano ricchezza e investendo rendono le proprie imprese più competitive e vincenti sui mercati. […]

  

Hollande non vale una messa

Ma siamo sicuri che Hollande valga davvero una messa? Tutti pazzi del francese dall’aria pacioccona. Un fetta consistente dei liberali si è già detta entusiasta della sconfitta al primo turno di Sarkoky. E una cospicua parte dei berlusconiani, non dice, ma sotto i baffi restituisce all’attuale presidente francese quella risatina di sfottò, che Sarkozy aveva riservato all’Italia, complice la Signora Merkel e una conferenza stampa nel pieno della crisi dello spread. Ma qualcuno si è letto il programma dei socialisti? Primo aumentare l’aliquota massima sul reddito al 75 per cento. Secondo ridurre (sì avete capito bene, ridurre) l’età della pensione […]

  

Le Banche non hanno capito nulla. Di sè.

I signori Federico Ghizzoni ed Enrico Cucchiani, i superboss di Unicredit e Intesa, hanno un bel problema. Anzi, ne hanno tanti. Fare i conti con la reputazione delle banche, di poco migliore solo a quella dei politici, innanzitutto. E poi le solite cose di cui parliamo da anni: il ruolo della finanza, lo scarso credito alle imprese, l’utilizzo dei fondi concessi da Mario Draghi e i miliardi in crediti incagliati di cui sono zeppi i loro bilanci. Ma c’è un aspetto centrale di cui non si parla mai e che, in fondo, è il più grave di tutti. Perché riguarda […]

  

I professori e i politici impopolari

Ho un grande, tremendo dubbio e cioè che coloro che ci governano non abbiano la più pallida idea dei sogni, delle aspirazioni, dei problemi di coloro che vengono governati. Sia chiaro una certa dose di scollamento tra la cosidetta classe dirigente e i diretti è normale: è sempre esistita e sempre esisterà. Ma temo che professori e politici stiano sempre più perdendo contatto con la realtà. Tutto sommato anche noi giornalisti corriamo lo stesso rischio. Rispetto al passato qualcosa è cambiato. Si ha l’impressione di conoscere la realtà attraverso strumenti che ne descrivono solo una sua parte deformata. Tanto per […]

  

Come ti frego un artigiano

Cari amici artigiani, cari amici commercianti, cari amici piccoli imprnditori, vi stanno fregando. E ben vi sta. Sì lo dico con tristezza, ma una parte della colpa è proprio vostra. O meglio dei vostri rappresentanti. Ma vi ricordate quel documento unitario firmato da Rete Imprese Italia con la Confindustria e l’Abi? Ne parlammo proprio in questa zuppa, dicendo che era una follia. E che quel Manifesto degli ipocriti firmato alla fine dell’anno scorso vi avrebbe danneggiato. E così è avvenuto. Che c’entarno i piccoli con quegli altri signori? Chi paga in ritardo? solo la Pubblica amministrazione? Chi strozza i piccoli? […]

  

La Follia NO TAV

La vera follia no tav è che si è creata una protesta mostruosa per un buco. Certo ci sono cittadini, tecnici, esperti che lo considerano inutile. Ma stiamo parlando di un buco. Non è la fine della democrazia. Non stiamo violando la libertà. In gioco semmai c’è un’opportunità economica. Insomma ho l’impressione che i No Tav stiano catalizzando una protesta, un ribellismo, fintamente legato al Buco, ma in realtà dedicato a tutt’altro. E cioè proprio alla violazione della nostra libertà e della nostra democrazia. Il buco rappresenta la nostra modernità, il nostro sistema economico, la nostra voglia di progresso. E […]

  

Le corporazioni e Siciliotti

Siciliotti è quel signore biondo, con i capelli quasi più ridicoli di quelli del cuoco, che guida i commercialisti italiani. Perchè ci occupiamo di lui? Semplice, perchè il governo nel decreto sulle semplificazioni ha deciso una cosa molto semplice. Per le società per azioni che hanno il bilancio abbreviato non è più necessario avere un collegio sindacale, è sufficiente un solo sindaco. Uno al posto di tre. Apriti cielo. Siamo in un paese talmente legato agli inutili formalismi che nessuno denuncia la ridicola situazione italiana per la quale i controllati si nominano i controllori. Ci si lamenta percò che vengano […]

  

Gli psicologi, il lusso, e il mio fondo

Il cuoco quando ha visto ciò che è successo agli psicologi si è messo paura. Ricapitolo la pietanza. Il presidente del fondo degli psicologi ha pensato bene di comprare circa 4mila metri quadri ad un passo del Quirinale, per farci la sede dei propri uffici. Un quartierino di 100 metri quadri per ogni suo dipendente (sono circa una trentina). L’ha comprato da un senatore del Pdl alla modica cifra di 44 milioni di euro. Lo stesso senatore in un giorno ha fatto un margine di 18 milioni. Ma ciò che mi interessa non è il guadagno del senatore (i pm […]

  

Tasse e disuguaglianza

Il cuoco come sapete non ama demonizzare la ricchezza. Solo poche settimane fa cucinai una zuppa in cui scrissi che per l’economia faceva meglio una Porsche di una tassa. Il cuoco ritiene inoltre che non sia combattendo le disuguaglianza che si vince la povertà. Questo pistolotto iniziale ad uso di coloro che assaggiassero per la prima volta la zuppa è d’obbligo. E lo cucino per un motivo molto semplice. Stamattina, come sempre, mi sono imbattuto nell’ineffabile Repubblica. Sono da qualche giorno fissati sulla disuguaglianza in Italia. E oggi pensate un po’ chi ti sentono per il loro scenario “allarme disuguaglianza, […]

  

I Violenti e il Caso Giuliani

Carlo Giuliani fu ucciso durante le proteste del g8 a genova. Aveva assaltato una camionetta dei carabinieri nè più nè meno di quanto hanno fatto numerosi delinquenti a Roma sabato scorso. Giuliani fu ucciso per il colpo di pistola di un agente, secondo le sentenze dei magistrati italiani e europei, per legittima difesa. Non si scherza con la morte di un essere umano. Mai. In nessun caso. In un paese civile neanche i delinquenti meritano la morte. Ma la galera sì. Ma non riesco a capire come sia possibile che Giuliani sia considerato un eroe della lotta contro lo Stato, […]

  

Il Giornale di Berlusconi e il Corriere di Bazoli

Gli editori dei giornali sono un bel proble­ma: sono quelli che mettono i soldi e paga­no gli stipendi. Qualche volta vogliono di­re la loro e qualche altra addirittura la scrivono. In tutti i casi la pagano e ciò è di un certo conforto. Al­cuni sono più padroni degli altri. Fate un giro per i salottini che contano e non troverete mai disgiunto il nome del Giornale ( quello che ospita codesta zup­pa) al: «di Berlusconi». Ma gli editori diventano dav­vero­pesanti quando si incaponiscono a scrivere di­rettamente un articolo sul proprio giornale. A me­no che non si tratti di una risposta […]

  

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