Quell’Italia senza cuore…
Martedì 29 Aprile 2014 – Santa Caterina da Siena – Taurianova
Non me ne faccio una ragione. Mi addoloro, invece. Ogni volta che succede.
Ogni volta che mi arriva una foto di cuccioli abbandonati. Cuccioli di cane, di gatto, di ogni specie e razza. Ogni volta che un umano dimostra tutta la sua cattiveria. Ogni volta. Sempre lo stesso dolore.
Perché mi chiedo che colpe possano avere per essere condannati a morte. E che morte.
Buttati come spazzatura, eppure vivi. Con il sogno di crescere e trovare un umano a cui fare compagnia. A cui “servire”. E, invece, porca zozza, rifiutati come fossero letame della natura. Roba che non serve.
Strappati alla madre e inscatolati o messi in un sacco di plastica e scaraventati dentro al cassonetto. Oppure “appoggiati” “caritatevolmente” a fianco alla spazzatura, nella speranza che qualcuno li veda e forse possa salvarli. Altrimenti, amen.
E nove volte su dieci è amen. Per migliaia di cuccioli è morte sicura. Perché? Me lo chiedo e non ho risposta. Perché non farli, almeno, arrivare a quei cinquanta sessanta giorni di vita, che consentirebbero loro di sopravvivere all’immorale abbandono umano? Perché non consegnarli ad una struttura adeguata? Perché non contattare un gruppo, un’associazione animalista? Perché decidere di farli triturare dalle lame del camion della mondezza?
Per cancellare, forse, le tracce della propria vergogna?
Non è umano. No.
E’ incivile e triste. E anche illegale.
E va denunciato.
Fra me e me. Col senso della morte in petto. E nell’anima.