Mercoledì 31 dicembre 2014 – Senza santi in paradiso – Redazione SUD, Area industriale Porto di Gioia Tauro

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Strage scampata!

In un attimo, avrei perso i miei amici più cari tutti insieme. Sarebbe bastato che Angelo girasse la chiave d’accensione e tutto sarebbe finito in un oceano di sangue e disperazione. D*o non lo ha permesso! D*o è mafiaNO!

E chi si vuole misurare con D*o? Aspetto di conoscere il nome. Io, davanti all’Onnipotente, piego il capo. Davanti a Lui e a mia Madre e al ricordo di mio Padre.

Cosa sarebbe stata questa giornata, se quell’ordigno fosse esploso? Probabilmente una data da ricordare. E non solo per poche famiglie, ma per l’intera Piana di Gioia Tauro, la Calabria, l’Italia. L’Umanità intera, direi. Sarebbero morti Coraggio, Speranza, Tenacia, Professionalità. La Bellezza di un team di giovanissimi che, Audaci, stanno cambiando il modo di fare informazione, intrattenimento, approfondimento. Dalla cronaca alla politica, all’arte, la musica, lo sport, la tutela dei diritti di uomini, animali e ambiente.

La Preziosità dell’unione a prescindere. Ci son tutti, a SUD, di ogni appartenenza politica, sociale, religiosa, etnica. Si vogliono – Ci vogliamo – bene. Quel bene di famiglia che è la radice e la linfa dei gruppi freschi, giovani, solidali.

O, forse,quella bomba rudimentale – MICIDIALE – avrebbe stroncato delle vite, ma non avrebbe cancellato il progetto. SUD avrebbe comunque continuato. E così farà. Perché forte di una certezza: D*o non lo ha permesso!

Se la stessa o altra mano dovesse riprovarci, dovrebbe ricordare proprio questo: D*o non lo vuole! E sarebbe una maledizione…

Ma non è solo D*o a non volerlo…

La Calabria è stanca e non ci sta. Lo sa bene anche chi vive nell’ombra. Questa terra si è sentita sventrata, stuprata, abusata, tradita anche e soprattutto da loro. Da chi ha avvelenato la terra e le acque con milioni di tonnellate di rifiuti tossici provenienti – e va detto – da quel Nord molto spesso moralista e giudice a sproposito. Tradita da chi ha sfidato lo Stato, impedendo la nascita, la crescita, lo sviluppo di occasioni di lavoro e progresso. Stuprata e abbandonata da chi ha scelto l’ignoranza e la tracotanza come sangue del proprio corpo, a danno della cultura e della civiltà, ossigeno per l’anima. 

La Calabria non gli va più appresso. Vuole alzare la testa e riprendersi la corona dell’arte, della filosofia, della cultura, della libertà e della democrazia greca, che in passato le fu tolta con la forza da una Roma imperiale dedita alle orge e alle conquiste cruente.

Noi siamo quella Calabria lì: quella del riscatto. Siamo la gente che vuole lavorare e creare la propria famiglia qui. In questa terra che pretende di sedere al tavolo dei Grandi.

“La colpa è vostra! – Siete terroni ndranghetisti nel dna! – Se aveste rinunciato al voto di favore… – Collusi! – Forza, Etna! – A quando il prossimo terremoto? ”

Già le sento le voci dei quaquaracquà! 

Guardate in casa vostra, mi viene da dire. Roma, Milano, Venezia, Torino… Non mi sembra che siano mancate le prime pagine, negli ultimi tempi.

La Cloaca è Maxima! E non conosce confine. Unico segreto è l’unione di tutti coloro che non ci stanno. Noi e SUD non ci stiamo. Cerchiamo compagni di lotta in tutta la penisola, in Europa e nel mondo. Chissà che non riusciamo a trovarli!

Detto questo, Buon 2015 Italiano a Tutti. Anche a chi fabbrica bombe. Mi e Vi auguro che il prossimo anno sia foriero di buonsenso e disponibilità.

Questa nostra Italia ha bisogno di ognuno di noi. 

Fra me e me. Perché tutto questo odio fratricida, D*o non lo vuole.

 

 

 

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