Ricominciamo da Benedetto XVI
Mercoledì 5 ottobre 2016 – San Placido – Redazione SUD 656, Calabria
C’è! E’ vivo. Ragiona benissimo. E’ ancora il difensore strenuo della nostra Fede Cristiana Cattolica. E’ Papa per volontà dello Spirito Santo. E’ coperto di bianco e vive in Vaticano. Non manca nemmeno uno degli elementi per continuare a “sentirlo” Padre, guida e sentiero al tempo stesso.
E’ Benedetto XVI. Papa ancor prima di affacciarsi alla Loggia centrale. Vescovo di Roma ancor prima che i colleghi cardinali lo scegliessero “nella vigna del Signore”. Tutor di quel papa polacco che Lo volle al suo fianco per oltre vent’anni come guida e, diciamola tutta, fonte di spiritualità.
Josef Ratzinger era destinato alla guida del popolo di Dio fin dalla nascita, in quella famiglia santa di Baviera. Ha tenuto Gesù Cristo custodito nel cuore e nell’anima durante gli anni neri e infausti del nazismo. Lo ha cullato e vezzeggiato con le arti, la musica, la poesia, la letteratura, che conosce benissimo. Lo ha riscaldato con la propria Fede, incrollabile e inattaccabile. Lo ha snellito della cappa medievale durante il Concilio voluto da Roncalli, senza, però, farGli perdere la Maestà e la Divinità.
Ci è stato (e lo è ancora) catechista e meraviglioso predicatore del Verbo.
Spodestato ignobilmente da chissà quali macchinazioni, si è affidato alla volontà del Signore, ma regge, forte, lo scettro che Dio e il Suo popolo Gli hanno messo in mano.
Non c’è altro Papa al di fuori di Ratzinger, grande muraglia contro il relativismo Cristicida e contro l’islam infedele e infame. Solo a Lui ci riferiamo, quando, ad occhi chiusi, preghiamo per il nostro Papa.
E, quando il Signore, dovesse chiamarLo a Sé, Lo innalzeremo, coram populo, alla Santità degli altari. Quale martire della Fede. Recitando la Lectio Magistralis di Ratisbona con lo stesso fervore col quale innalziamo il Credo verso i Cieli.
Coraggio, Santo Padre. Il popolo di Dio non l’ha sostituita nel proprio cuore.
Fra me e me. Fedele.