Venerdì 16 dicembre 2016, Santa Adelaide – Redazione SUD, zona industriale porto Gioia Tauro

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Un orrore pari alla Shoah! Centinaia di migliaia di Cristiani perseguitati, violati, schiavizzati, martirizzati, ammazzati nel mondo, mentre i potenti della Terra sviano l’attenzione e l’esercito di antiCristiani nega o tace. O, peggio, cerca di cancellarne le prove. A partire da certa finta stampa atea, postsessantottina, ignorante da sei politico, che non aspettava altro che di potersi spalmare agevolmente sul comodo web, nel quale c’è posto per tutti, per infangare ciò che non ha mai potuto capire, né accettare: il Cristianesimo, l’unica dottrina che, da religiosa, è diventata Identitaria per tutto il mondo progredito. Fino ad arrivare alla pessima scuola, affidata ad insegnanti in malafede e senza amore per la nostra Identità. Per finire a certe tonache, anche le più alte, che ci vorrebbero meticciare fin dentro al DNA, a dispetto del volere del Creatore, Signore delle Nazioni.

Non è, forse, il 2016 per tutti? E non è, ovunque, lotta per la Libertà, oltre ogni croce? Non è desiderio di Uguaglianza e di Parità, come da Nuovo Comandamento “Ama il prossimo tuo, come ami te stesso”? Ebbene, l’origine di tutto questo e di molto altro è proprio in quella Mangiatoia di Betlemme, in quel Discorso della Montagna, in quella Via Crucis. Volenti o nolenti.

A volte ridacchio, spesso mi infiammo, quando leggo di queste quattro maestrelle frustrate che cancellano dalle recite natalizie, non più natalizie, il Tu scendi dalle stelle. Che possono fare, loro, nella loro miseria umana, contro Gesù Cristo? Ben pochissima cosa! Sono, le povere, un gallo che canta al mattino e, a mezzogiorno, è steso su un piatto di portata. Tanto per tacere la forma e la collocazione del giorno dopo…

Ma anche le quattro maestrelle creano danno. Almeno agli uomini. Perché allentano un sentimento di compassione, fino a renderlo quasi inesistente, nei confronti di tutti quei fratelli Cristiani che patiscono le persecuzioni in tutto il mondo. Perché, mentre noi ci preoccupiamo dei muscolosi clandestini che i furbi della massomafia politica ci portano fin dentro casa, su tutto il pianeta i nostri correligionari vengono ammazzati senza pietà. Bruciati vivi, fatti esplodere, scannati come capretti, sparati, decapitati.

E questi crimini contro il Popolo di Gesù vengono taciuti. Negati. Proprio come successe nel periodo più oscuro dell’Umanità. Quel violento primo mezzo secolo scorso, durante il quale nacquero le due orrende dottrine atee, sanguinarie e catastrofiche: comunismo e nazismo. Da sole, in pochi anni, si sono sporcate del sangue di milioni di esseri umani, la cui somma non equipara, superandola, quella dei morti di tutti i secoli precedenti.

Oggi come allora, si nega con superficialità o complice personalismo. Si nega per cercare un posto al sole per sé e per il proprio prossimo più prossimo. Si nega per ignoranza o malafede. Si nega per cupidigia, lussuria, avidità di potere…

Ma, negando la persecuzione e la morte di migliaia di innocenti, si dà forza alla menzogna e al male, che non conosce amicizie e che non darà mai nulla in cambio. Così che, inevitabilmente, coloro i quali oggi pensano di mietere messi sul campo della bugia, creperanno di fame di allori. Come i kapò, che bruciavano nei forni come le loro vittime. Anche loro. Dopo, ma anche loro.

Maledetto sia, dunque, il silenzio e maledetta la negazione. Perché ad ogni attimo di silenzio, corrisponde una morte. Ad ogni No, una catena al piede di un uomo libero.

Compassione e Amore per i Cristiani di tutto il mondo, dunque. Preghiere e aiuti concreti. Perché, dopo la croce, c’è sempre un sepolcro vuoto e la gloria per Chi crede.

Scrive Spirlì

 

 

 

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