Giovedì 23 novembre 2017, San Clemente I, Papa e Martire – a Casa Spirlì, in Calabria

(Natività, Francesco Collura)

Manco a dirlo! Torna l’autunno e tornano, puntuali, le trovate, anzi, no, le “stronzate scolastiche” antiCristiane. Già mi sembra di sentirle e  vederle, le maestrine islamocomuniste, che cominciano ad affilare lingue e lame delle scimitarre per bestemmiare e sgozzare Bambinello, Vergine Maria, San Giuseppe e, pure, asino e bue. Magari, perché no, anche la stella cometa, in attesa di decapitare i tre Magi e un plotone di pastori, lavandaie, fornai, vinai e chissà quali altri personaggi del Santo Presepe.

Sembra che non aspettino altro, ogni fine anno, queste quattro gallinelle scarse di “copertura” naturale, che poter minare, cancellare, annichilire ogni riferimento alla nostra Fede. La quale, in verità, proprio a causa di questo sistematico Deicidio di Stato e per colpa dell’estrema bontà del nostro Signore Misericordioso nei confronti dei suoi fedeli sempre più annacquati, sta attraversando il suo periodo più nefasto.

Dio e il Suo Divino Destino (fa strano parlare di sorte, riferendosi al Creatore) sono in mano ad un’armata di pupazzetti, di marionette flosce, i cui fili stanno in mano alla peggiore delle massonerie. La massoneria di tutte le massonerie. Quella che decide, chissà da ormai quanto tempo, della vita e della morte dell’intera Umanità! Quel potere occulto che ha deciso quanti miliardi di schiavi deficienti dovessero nascere e morire negli ultimi decenni. Dove svuotare e dove riempire le terre di carne umana, buona solo a sgobbare e servire i padroni in grembiulino e col compasso in mano. Quanto si debba vivere e in quali condizioni disastrose. Quando si debba morire e in che modo atroce…

Gesù Cristo fa paura a chi fa paura la Libertà, l’Uguaglianza, l’Amore. Gesù Cristo non deve nascere, secondo questi mostri assetati di potere e spietate ricchezze. Perché non deve nascere, in quella Grotta di Luce,  ancora una volta la Speranza. L’Umanità deve perdere la gioia e la certezza della Rinascita. Del Rinnovamento. Se ci riusciranno, a cancellarci la fede nella Resurrezione, sarà la nostra sepoltura definitiva. La fine dei Tempi.

E, dunque, partiamo per le montagne più vicine, per raccogliere il muschio più corposo. Oppure, cerchiamolo nei mercatini di Natale, o fra le bancarelle dei mercati rionali. Acquistiamo i fogli di carta per pacchi e cominciamo ad immaginare dove vogliamo posizionare i monti, le colline, i laghetti con le cascatelle e le casette illuminate dalle lucine. Facciamo un salto  Napoli, a scegliere fra le statuine di terracotta i nostri nuovi pastori.

E, se non abbiamo abbastanza denaro in tasca, inventiamoli, i materiali, ma recuperiamo la nostra Identità, la nostra Fede. La nostra Anima. In barba all’ateismo di maniera; al cattoislamismo di certi pretazzi bramosi di stipendio e copertura sociale e in cerca, soprattutto, di prime pagine; di certi sindaci papponi che ingrassano coi “negri” per le vie dei loro paesini fintamente accoglienti. In barba alle maestrine ignoranti ed ipocrite che cambiano le parole alle canzoni di Natale e cancellano Gesù Cristo e la Sua Parola dalla quotidianità dei nostri bambini.

Il Presepe è Cristo.

Cristo è l’Occidente e l’Occidente è Cristo! E la Chiesa Cattolica, seppur macchiata, oggi, dall’antiCristo, è stata, nei secoli e fino al Papa tedesco, la casa della Fede, dell’Arte Sacra, della Letteratura, della Scienza. Senza conventi e Santi Padri, Michelangelo e Raffaello, Bernini, Cimabue, Mantegna, Giotto, Leonardo, e mille e mille, non avrebbero avuto la possibilità nemmeno di acquistare il primo pennello… Dio lo ha voluto. E lo vorrebbe, lo vuole, ancora.

Non lasciamoli passare, questi saraceni del terzo millennio. Difendiamo confini, case, piazze e templi. Ora, o mai più!

Sì, è una guerra. Siamo assediati, invasi, e stanno avvelenando i pozzi.

Stanno seminando il seme infedele sotto ogni zolla di terra fertile. Stanno tentando di innalzare l’ultima delle Croci. Difendiamolo, sì, difendiamolo, il nostro Futuro!

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