Io ti perdono, vescovo Milito
Lunedì, 15 ottobre 2018 – Santa Teresa di Gesù (d’Avila) – da Casa Spirlì, a Taurianova
Io ti perdono, vescovo Milito, per avermi querelato (me e altro onesto e bravo Giornalista) per diffamazione a mezzo stampa. Io ti perdono, vescovo Milito, per esserti opposto alla richiesta di archiviazione da parte del Pubblico Ministero.
Io Ti perdono, vescovo Milito, perché la Stampa non si può controllare, censurare, imbavagliare, incatenare!
Io ti perdono, vescovo Milito, per avermi procurato il disagio di leggere su atti ufficiali i nomi e cognomi dei tanti, troppi!, minori abusati da don Antonio (detto Antonello) Tropea: avrei preferito non conoscerli.
Io ti perdono, vescovo Milito, per avermi posto nella triste condizione di conoscere tutti i reati – dalla violenza sessuale alla detenzione di materiale pedopornografico, dalla sostituzione di persona all’adescamento di minori – di cui è accusato il prete al quale, come riportano gli atti ufficiali, consigliavi di NON PARLARE CON LE FORZE DELL’ORDINE.
Io ti perdono, vescovo Milito, mio pastore, per aver definito il parlare di suore, “un pettegolume di suore”, facendomi tentennare davanti agli Alti Insegnamenti di Sante suore come Teresa d’Avila, Teresa di Lisieux, Rita da Cascia, Caterina da Siena, Margherita Maria Alacoque, Teresa di Calcutta, Faustina, Chiara, Giovanna Antida, Bernadette Soubirous…
Io ti perdono, vescovo Milito, per il malessere che mi hai procurato, a me pecora smarrita, nel sapere che il mio pastore, nell’Anno della Misericordia, anziché venirmi a cercare e riportare al gregge, mi consegnava al giudizio della Legge, indicandomi come colpevole, pur avendo tutti gli strumenti per misurare la mia innocenza.
Io ti perdono, vescovo Milito, per esserti girato dall’altra parte ad ogni incontro pubblico, pur di non incrociare il mio sguardo.
Io ti perdono, vescovo Milito, perché, mentre tu mi querelavi, io, ignaro e devoto, da direttore di un canale televisivo, ti proponevo ben quattro programmi dedicati alla nostra Fede Cristiana Cattolica.
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Io ti perdono, vescovo Milito, per non aver voluto bloccare le finte apparizioni della Santa Vergine nel nostro territorio, nonostante la mia Redazione ti avesse procurato una confessione spontanea di una delle protagoniste di quel vergognoso teatrino.
Io ti perdono, vescovo Milito, per tutte le volte che hai finto di essermi amico.
Io ti perdono, vescovo Milito, nel Nome di Dio Padre, del Figlio Suo e nostro Signore, e dello Spirito Santo Paraclito. Io ti perdono, vescovo Milito, nel Nome della Legge Italiana, che ha affermato la Giustizia.
Io ti perdono, vescovo Milito, e mi auguro che tu possa prendere una decisione saggia e dovuta, una decisione che ti porti a scegliere di riposare e riflettere. Magari rimanendo nel Recinto, a pregare… C’è Chi, molto più in alto, lo fa già…
Sì, io ti perdono, vescovo Milito!
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