Lega e Calabria: ma quale 20%???
Venerdì, 28 dicembre 2018 – Santi Innocenti – da Casa Spirlì
Sondaggi ottimisti, azzardati e, magari, anche paraculi, danno il partito di Salvini ad un esplosivo 20% in Calabria. In questa Calabria che lo ha, sì, appoggiato, ma solo perché ha scelto di votare, soprattutto, per i candidati sovranisti che l’esile Lega calabra ha – furbamente o intelligentemente? – inserito (specchietti per allodole) nelle proprie liste, dopo aver siglato, a quanto pare, un patto fra gentiluomini che, però, ha dimenticato di mantenere subito dopo lo spoglio delle schede elettorali.
E fu così che, il 4 marzo, in Parlamento, ci è arrivato il responsabile regionale della Lega, Domenico Furgiuele, il quale, nel partito del ministro degli Interni, è approdato da La Destra di Storace, dopo un variopinto passaggio in altri partiti di Cdx. Per quanto riguarda il seggio da senatore, assegnato a Matteo Salvini (ma maturato grazie al sostanzioso apporto di voti destinati a Tilde Minasi, già consigliere regionale e assessore al Comune di Reggio Calabria), ultime cronache di palazzo da ricorso lo danno in futura – inutile – consegna alla moribonda Forza Italia, che, più che una considerazione sulla potenza nazionale, sembra, ormai, un’incitazione a rispondere alle spinte sperate vitali dell’ultima flebo prima del coma irreversibile…
I voti “d’opinione”, di “simpatia”, quelli “salviniani, i legati alla magia comunicativa del leader – i nostri, insomma – stanno, invece, impallidendo, delusi dal silenzio sui continui sbarchi “clandestini” della “Calabria che NON ci piace” nel partito che combatte contro altrettanti sbarchi altrettanto poco raccomandabili…
Lontani e opportunamente nascosti all’occhio vigile dell’osannato capitano, infatti, plotoncini di inutili (o, peggio, dannosi) sciacquatrippe si allocano, costantemente, con metodo storicamente demoNcristiano nel ventre del più “gladiatore” dei partiti della nuova rivoluzionaria repubblica Italiana, così come hanno già fatto in passati più o meno recenti in altri partiti. Di Sinistra, di Destra, di Centro, di ogni dove e perché. Ed è così che la gente perbene prende le distanze, tanto da allontanarsi e, infine scappare a gambe levate anche dal Matteo, neoeroe nazionale. A danno della credibilità del partito stesso sui territori.
E salutamassoreta!
Ora… A voler fare due considerazioni in croce, o Salvini è miope e non vede oltre le mura leonine, oppure gliela raccontano male. Ma, appurato, invece, che il leader della Lega viene puntualmente informato delle beghe calabre e dell’assedio della brutta gente al fortino candido del suo partito d’oltrePollino, allora ci chiediamo cosa aspetti a far pervenire, magari per via aerea con scalo a Lamezia Terme, un’otre dei venti d’omerica memoria, al fine di spazzar via, con potenza da tornado, ciò che non serve e non fa bene alla crescita del suo amato partito, già abbondantemente restaurato e lucidato in ben altre latitudini.
Quel 20% relativo alla probabile preferenza in occasione di future eventuali tornate elettorali, altrimenti, è vero quanto i miei 23 centimetri! A dirla tutta, c’è un malcontento fra tesserati e simpatizzanti da far paura. E mentre all’orizzonte un’ombretta bassa e cicciotta, improfumata di zagara reggina e resina d’aspromontane selve, intona serenate alle finestre della Versailles di Germaneto (palazzo della Regione), Alberto da Giussano comincia a patire le prime irreversibili fitte intestinali da vacaghèr di fine penisola…
Altroché…
P.S. È sempre dura, la marcia indietro, ma è sempre meglio che partorire mostri…