Gesù Cristo, Dio “femminista”
Sabato, 8 giugno 2019 – Beata Maria del Divin Cuore di Gesù – da Casa Spirlì, in Calabria
Lo sapessero, le donne di tutte le altre religioni, non potrebbero che arrivare a milioni, a miliardi, per chiedere il Battesimo Cristiano, e, fra tutti, il Battesimo Cristiano Cattolico.
Eh! Ma l’ignoranza le rende schiave di fedi spietate, che le considerano “cose” e senza importanza; o, cosa ben più grave, un’ignoranza ben peggiore le annulla nell’ateismo, nel rifiuto, nell’abisso della negazione.
Donne. Chi, più di Gesù Cristo, le ha “centrate” nella Fede? Chi ha consegnato loro il Mysterium della Divinità?
Dio, per noi Cristiani Cattolici, è Figlio di Donna. E, nel momento in cui Maria “accetta” la visita del Signore, diventa anche Sposa, Madre e Sorella di Chi era già Figlia, creatura.
Quando Chi di Cui si ragionava solamente in astratto (il Verbo) decide di diventare Uomo (la Carne), ha solo una possibilità per farlo: crescere nel grembo di una Donna, Maria appunto. Che diventa, per conseguenza, il Vaso della Divinità, portando nelle proprie viscere parte della Santissima Trinità, e, dunque, la Trinità stessa. Elevando il ruolo della Donna, nella storia dell’Umanità, da semplice fattrice senza nome, a Regina in eterno!
Gesù Cristo, poi, è “avvertito”, per la prima volta, da un’altra donna: Elisabetta. “Benedetta Tu fra tutte le donne, e Benedetto il Frutto del Tuo grembo”, è il saluto che la cugina porge a Maria, corsa da lei ad annunciare la propria gravidanza “speciale”. Quindi è ancora una donna, una “semplice” donna, chiamata a testimoniare la Presenza Divina del nostro Signore fra noi.
Gesù Cristo è “creduto e scelto” dalle donne per tutto il periodo della Sua vita, e, soprattutto, della Sua predicazione. Maria Maddalena, per aprire la lista, che Lo seguirà fino all’Ascensione, attraverso la vita e la morte in croce; Giovanna, moglie dell’amministratore di Erode, che per amore di Gesù abbandona gli agi della corte e il marito stesso; Susanna; Marta e Maria, sorelle di Lazzaro; la Samaritana che lo disseta; la Cananea convertita; la vedova di Naim; l’emorroissa, considerata impura per la sua malattia; l’adultera, salvata dalla lapidazione; la peccatrice che lo unge di balsami nella casa di Simone; la veronica, le pie donne che lo accompagnano al Calvario e restano con Lui quando anche i discepoli scappano…
A quei tempi, una donna non valeva un soldo, e una presunta peccatrice, ancora meno. Eppure, proprio a Loro Gesù sceglie di consegnare il Dono più prezioso: Se Stesso.
Dopo la Sua Ascensione, le Martiri, le Sante Fondatrici, le Sante Dottori della Chiesa sono state (e sono ancora) migliaia di migliaia. Conosciute, sconosciute, dimenticate. Le più fervide, rigorose e concrete continuatrici degli insegnamenti terreni del nostro Dio sono sempre loro, le Donne! Agata, Lucia, Rosalia, Giovanna d’Arco, Chiara, Teresa d’Avila, Rosa, Caterina, Rita, Bernadette, Teresa di Lisieux, Margherita, Giovanna Antida, Teresa di Calcutta, Giacinta e Lucia, Natuzza…
Sento dire troppo spesso che la nostra Fede sia maschilista, retrograda e medievale: menzogne, menzogne, menzogne. Il Cristianesimo, e il Cattolicesimo in primis – considerando il riconoscimento a Maria Quale Madre del Signore – sono la più moderna ed appropriata Via per arrivare al Cuore di Dio, passando per l’unica Porta possibile: quella del Misericordioso Cuore di Sua Madre.
Potrò sembrare melenso agli occhi degli stupidi, o troppo banale, alle menti dei dottoroni, ma ho imparato, impastando il pane con le mani e cuocendo i broccoli per la minestra, che il Sacro passa per l’ovvio, lo scontato, il semplice. Tutto il resto è scorza. Spesso impenetrabile, quando non inutile.
Questo volevo dire. Questo ho detto.
P.S. Nonostante i papi, i vescovi e le tonache sbagliate di tutti i tempi…
#GesùCristo #GesùCristoeleDonne #PregareGesù #GesùeMaria #MariaVergine #MariaMadrediDio