Le sudate notti dei galoppini
Giovedì, 18 agosto 2022 – Sant’Elena Imperatrice – da Casa Spirlì, a Taurianova
(magari galoppassero così, i galoppini…)
Arrahabumbuli (letterale: trascinatori di orcetti vuoti), li avrebbe nobilitati mio Nonno Nino. Sciacquatrippe, avrebbe risposto sornione suo figlio, mio Padre… Io… beh, io li perdono: non li nomino. Solamente, li descrivo. Indaffarati; sudati, ma impomatati e incipriati; profumati perfino, come “dame da bordello” (o come i loro mandanti); incorniciati da sopracciglia depilate ad ala di rondine e basette disegnate a punta di rasoio; eleganti da Zara, col pantalone quasi leggings conficcato come un proiettile fra le natiche; inesorabilmente senza calzino e col mocassino colorato da gheipraid; cellulare in mano (uno) e inciso nella tasca a fianco al pisello (due); in mano, i fogli delle adesioni degli aspiranti alla candidatura (o al candeggio?). Il sorriso da vincitore costantemente bassorilevato sulle labbra al filler, imbiancato dalle faccette di porcellana incollate sui denti cariati. L’auto alta, molto alta. Più alta. Tipo un SUV sul SUV. Per arrogantare l’iocelhofattaetunò, mentre passano per i vicoli del paesello d’origine e per il corso centrale del capoluogo di qualcosa.
Guappi. Senza guapperia!
In mano a questi bambolotti, l’Italia! Il destino delle future dita sui pulsanti. L’onore – sì, quello – della Patria di Cesare, Dante, Leonardo e Rosina ‘a sdiprunàta!
In queste ore della notte, dopo una lunghissima annaffiatura delle piante della terrazza di casa e una salutare doccia semifredda; dopo una cucchiaiata del budino al cioccolato preparato in Casa da Mamma Spirlì, li sento sciamare nell’atmosfera come fastidiose zanzare anofele. Scivolano, untuosi di promesse insostenibili e moine ammaliatrici, fra le povertà di cassa e d’animo dei Calabresi non più innocenti come i loro Antenati. Eh, già! Perché, dico io, lo avranno capito, i miei corregionali, dopo tante “inchiavardate” nella bassa schiena, che I FIGLI NON GLIELI SISTEMANO! CHE LA PRATICA NON GLIELA SBRIGANO! CHE LA PAROLINA NON LA SPENDONO!!! Oppure, ancora ci cascano???
Io, per evitare di dover sfamare galoppini, finito il mio passaggio istituzionale a fianco alla incommensurabile Jole Santelli, sono tornato alle mie “Cose” dell’Arte. Ma quanti, in queste ore, ci stanno credendo, che entreranno in quelle liste, e già fanno le prove davanti allo specchio?
Li vorrei tranquillizzare: state sereni, come disse qualcuno dall’occhio lungo, che, tanto, i giochi sono già decisi. A riempire buona parte delle liste, ci saranno delle teste di sughero! Dei pupi non pensanti, collegati ai fili del puparo. E, quello sì, uno o due agnelli sacrificali immacolati come il latte appena munto! Ma che sono già stati sistemati, a scanso di sorprese, in fondo alla lista…
Ecco cosa gira, in queste frenetiche ultime sudatissime ore: FUFFA e PADULI.
A chi credere? Presto detto: al Buon Dio, a se stessi (se non si cercano favori) e… alla Speranza, Ultima Dea!
Alla prossima