Prodi, il ritorno al passato
[photopress:PD__PROD.JPG,thumb,alignleft] E così Romano Prodi ridiscende in campo. Non mi sorprende affatto, del resto l’avevo preventivato e scritto in altri post. Era solo questione di tempo. Pensare che il Prof si auto-pensionasse davvero non era nell’ordine delle cose (politiche) e nemmeno nel carattere dell’uomo. Farsi da parte? Proprio lui, il fondatore dell’Ulivo? Eppoi la scuola della vecchia Dc lascia il suo imprinting nel dna politico di chi ne ha praticato a lungo il rito. Ha solo aspettato che le cose andassero come dovevano andare (dal suo punto di vista), che il centrosinistra si sfasciasse sotto il peso delle sconfitte elettorali veltroniane. E ora torna a giocare il ruolo di “padre nobile”, di grande “federatore”. Comodamente seduto nel salotto tv buonista e caramelloso di Fabio Fazio, il Prof ha alzato l’indice della mano sinistra e ha affondato definitivamente il Pd così com’era stato concepito da Walter, il perdente di successo. E non l’ha fatto nemmeno troppo “pacatamente”, evitando pure i “ma anche”. Un assist prefetto per il buon Franceschini impegnato a de-veltronizzare il partito e a duettare con l’Udc di Casini. Fra ex della sinistra Dc si intendono, almeno loro. Altro che Pd come partito identitario e solitario… “Io ho sempre sostenuto che il Pd non deve andare da solo. Ritengo che sia compito della democrazia assorbire e portare nella cultura di governo anche le ali estreme. Se la legge permette ancora la frammentazione, allora serve una coalizione per vincere le elezioni e il Pd ne è il nucleo portante”, ha detto tra l’altro Romano.
Insomma, assieme alla tessera del Pd (“non c’è stata una nuova iscrizione, c’è stato un gran can can ma sono iscritto da sempre… Non arrivava la tessera stampata”) Prodi redivivo lancia la nuova-vecchia parola d’ordine: “Bisogna coalizzarsi”. Insomma, rifare l’Ulivo (o l’Unione se preferite) e possibilmente allargarlo. Verso il centro? Verso la sinistra? Da tutte e due le parti? Il Prof per ora si ferma, sul punto, ma un fatto è certo: è tornato, e non farà la comparsa. Due volte affondato dai suoi, pare che voglia riprovarci con un copione che in realtà non è affatto nuovo ma che prevede a mio parere una variante importante: saranno gli ex Dc a pesare di più nella Balena bianco-rossa assieme all’ala anti veltroniana del Pd. Restano da capire due cose: quale sarà il ruolo di Massimo D’Alema? E come verrà declinata l’allenza con Di Pietro e l’ala giustizialista-girotondina della sinistra? E voi cosa ne pensate del ritorno di Prodi, serve davvero al centrosinistra?
“Prodi affonda il Pd per riusumare l’Ulivo” di Federico Novella
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