[photopress:fraDario_1.jpg,thumb,alignleft] E così Dario Franceschini alla fine ha risposto alla “chiamata” di Epifani e della Cgil: tutti in piazza a Roma appassionatamente per una manifestazione che così, da sindacale, diventa tutta politica… Un affare tra Cgil e Pd, insomma, con la Cgil che fa da locomotiva politica, detta la linea al Pd e preannuncia anche la linea dura sui rinnovi dei contratti. Il bersaglio, ovviamente è il solito: Berlusconi e quelli che l’opposizione definisce “spot” riducendo a una battuta da passa parola buono per gli apparatick elettorale in vista delle Europee e delle amministrative di giugno. Le riforme del governo? Le grandi opere? Gli aiuti all’industria? Gli incentivi? Gli interventi sul versante sociale? “Spot”. Da piazza elettorale.  La Cgil offre un salvagente al Pd diviso e in difficoltà, con il segretario Franceschini di fatto commissariato (leggi l’articolo di Laura Cesaretti) dagli ex Ds forte dei buoni rapporto con D’Alema. O ti aggrappi al salvagente sindacale o anneghi… Adunata con sindacalisti, deputati, amministratori e pure l’Anpi…  e Bertinotti-Ferrero-Diliberto fino al “resuscitato” Veltroni. Come rileva il segretario della Cisl Bonanni: “Io mi meraviglio di chi ci va, perché una manifestazione potrebbero farsela da soli, e mi meraviglio di un sindacato che al posto di inseguireo biettivi sindacali, indica un obiettivo tutto politico. Sono sempre gli stessi che vanno li. Mi paiono gli aeroplani di Mussolini che ora sono lì che ora sono qui, sempre per obiettivi politici…”. Giudizio impietoso, sulla Cgil, che fa il paio con quello sul Pd e sul suo segretario che ha detto “vengo anch’io” all’ultimo minuto, quasi non potesse farne a meno, di accettare “l’invito”.  Mossa che giustifica così: “Non volevo che i giorni precedenti alla manifestazione fossero attraversati dal dibattito su cosa fa il segretario del Pd”.  Naturalmente niente delegazione “ufficiale”, mossa come al solito ambigua ma che certo non aiuta il fragile riformismo di parte del centrosinistra. E allontana ancora di più moderati e ceto medio dal Pd.

Pensiero post manifestazione: siamo 2.700.00, siamo 300.000, siamo 1 milione, siamo 800.000 più degli altri… Vale per sinistra, destra, centro, grillini, girotondini ecc. ecc. ma non sarebbe ora di darci un taglio con questo “rituale” dell’iperbole politica insulso e bugiardo che, tra l’altro, mette in subordine e squalifica i “contenuti” di una manifestazione?  Cosa ne pensate. Per meglio meglio quattro amici al bar… è più realistico, e poi la canzone di Gino Paoli è anche allegra…