Province e costi della politica, il governo taglia. La casta dica sì

[photopress:berlusconi_tremonti.jpg,thumb,alignleft] La manovra anti-crisi lacrime e sangue che graverà in gran parte sul ceto medio, prova a colpire anche i costi crescenti della politica che provocano l’indignazione e la protesta dell’opinione pubblica. Il governo ha deciso: via le Province sotto i 300mila abitanti, fra 29 e 35. L’operazione scure scatterà dopo il censimento nazionale di ottobre (gli ultimi dati sulla popolazione risalgono al 2001) e dopo le elezioni amministrative. La scure colpirà anche i Comuni sotto i mille abitanti che sarebbero gestiti solo dal sindaco-assessore, con accorpamenti per quelli sotto i 5mila. Previsti tagli alle poltrone degli amministratori di Regioni,  […]

  

Tagliare le Province? Demagogia… parola di Bersani

[photopress:bersani4.jpg,thumb,alignleft]Nessuno le vuole più, parole (pardon promesse elettorali) , ma restano lì. Anzi, con gli anni aumentano. Intoccabili anche se con l’avvento delle Regioni dovevano sparire. Le Province non si toccano. Inutili, si dice, ma in realtà utilissime evidentemente alla casta, anche quando deve chiedere sacrifici (e che sacrifici) agli italiani. Così la Camera ha detto no alla proposta di soppressione presentata dall’Idv, con la bella sorpresa che il no alla soppressione è passato con il voto di Lega e Pdl, ma anche grazie all’astensione udite udite del Pd… Sì il Pd di Bersani che ha il “coraggio” di dire: […]

  

D’Alema e il giovane Vendola…

[photopress:d__alema_2.jpg,thumb,alignleft]”Vorrei dire una cosa a Nichi: le primarie non le facciamo per scegliere il capo della sinistra, le facciamo per scegliere il candidato a governare l’Italia. Perchè in lui l’ansia delle primarie risponde secondo me a un’esigenza un pò diversa: Nichi pensa, attraverso le primarie, di affermare una sua leadership personale”. Massimo D’Alema non le manda a dire, a Vendola. Impara a distingue tra premiership per guidare il Paese e leadership della sinistra: è il messaggio netto. Come dire, caro Nichi tu fai un bella battaglia personalistica (ai tempi del Pci quella di “personalismo” era un’accusa gravissima), mentre noi con […]

  

Bersani ostaggio di Nichi, il populista rosso

[photopress:vendola.jpg,thumb,alignleft]Ha abbracciato Giuliano Pisapia fra la gente arancione in piazza Duomo e ha esultato con lui perché il nuovo sindaco di Milano era il “suo” candidato, quello che alle primarie aveva sbaragliato l’architetto Boeri, l’uomo del Pd. Poi è salito sul palco e ha lanciato le sue parole d’ordine. Nichi Vendola, il populista rosso  di sinistra-sinistra, è arrivato dalla Puglia e ha messo il cappello coram populo sulla vittoria della sinistra.  Era scritto nell’ordine delle cose, dopo il primo turno disastroso per Letizia Moratti travolta dal naufragio elettorale del Pdl e della Lega che non ha riguardato solo Milano e […]

  

E Vendola lancia l’opa sul Pd

[photopress:pisapia_e_vendola.jpg,thumb,alignleft]Mentre il segretario dei democratici Bersani esulta per la “vittoria” del suo partito, Nichi Vendola, il leader di Sinistra e libertà, sventola la bandiera di Pisapia e lancia subito un’opa sul Pd. Vuol passare all’incasso, l’ex pupillo di Bertinotti, ha capito che il Pd è in difficoltà, “pesa” i voti dei suoi candidati e quelli di Sel per dettare l’agenda ai piddini. Ed esce allo scoperto chiedendo che si facciano subito le primarie nazionali per scegliere chi schierare contro Berlusconi alle elezioni politiche. Così per il centrosinistra si riapre un capitolo delicato, non bastasse la voglia di lanciare Romano Prodi […]

  

Fini, non pervenuto

[photopress:fini_1.jpg,thumb,alignleft] Oltre al risultato negativo di Pdl e Lega a Milano, costretti a giocare una difficile seconda manche al ballottaggio, c’era attesa per vedere che cosa avrebbe combinato il Terzo Polo al debutto elettorale.  Casini, Fini e Rutelli avrebbero sfondato, ci si chiedeva? A quanto pare no: in particolare per Futuro e Libertà si parla apertamente di flop: pochi voti (anche se poi si pesano), sopratto per Fini che pare non pervenuto, laddove Fli ha fatto corsa solitaria (si va dall’1,7 al al 4%) e si è attestato più o meno sui risultati già ottenuti dall’Udc dove è andato in abbinata […]

  

Milano quarto mondo (secondo Santoro)

[photopress:madonnina.jpg,thumb,alignleft]Non me ne ero accorto, ma dal 1983 vivo in una metropoli del quarto mondo: Milano. E’  piantata nel cuore pulsante dell’Italia che produce e lavora più che da ogni parte d’ Europa, a pochi chilometri a sud di Lugano e a nord del Cairo, ma è come se fosse nel Burundi… quarto mondo. Esagero? Certo, ma guardando “Annozero” ho fatto questa triste scoperta seguendo il consueto canovaccio dispiegato da Santoro, ascoltando l’apocalittico Celentano, il livoroso Gad Lerner lo smemorato Pieferdy Casini (ha attaccato la politica della casa seguita dalla Moratti “dimenticando” che l’assessore alla casa in giunta si chiama […]

  

Veltroni e il leader che non c’è

[photopress:veltroni_3.jpg,thumb,alignleft] Ormai non si capisce più chi siano i rottamatori, nel Pd. All’inizio c’era “il Renzi”, come direbbero in Toscana parlando del sindaco di Firenze (che nel frattempo è passato dalla stroncatura politica della nomenklatura piddina a quella sindacale…). Poi è spuntato Walter Veltroni, pronto a mettere con spirito giovanilistico il cappello sui rottamatori (con il Renzi che “umilmente” si mette a disposizione forse perché anche lui ha bisogno di un leader), rompendo la tregua pre-elettorale che sembrava essersi instaurata nel Pd e ha caricato a testa bassa il segretario Pierluigi Bersani nell’intervista rilasciata al “Foglio” dell’elefantino Giuliano Ferrara. Veltroni […]

  

Il Pd balla sotto il vulcano Idv

Mentre il Pd esulta per la vittoria di Fassino alle primarie di Torino (una quasi non notizia, visto che il rischio trombatura davvero non c’era), a Napoli il Pd balla sotto il vulcano (non il Vesuvio) politico innescato tanto per cambiare da Tonino Di Pietro e dall’altro ex pm Luigi de Magistris che si è candidato a sindaco.  Proprio così, nel miglior stile dei fratelli coltelli così caro al centrosinistra: candidatura lanciata ad personam con una video intervista sul sito del mensile Micromega. Ovvio che il Pd non abbia gradito, come ha sottolineato duramente il commissario piddino inviato a Napoli […]

  

L’irresistibile caduta di Gianfry

Fini prima e dopo. Prima del voto del 14 dicembre con cui si voleva mandare a casa Berlusconi e il suo governo, Futuro e libertà aveva 36 deputati e 10 senatori. Dopo il voto che ha visto invece la vittoria del Cav, Futuro e libertà nato come partito (zoppo) alla Costituente di Milano, si è “ristretto” (per ora) a 29 deputati e al Senato ha detto addio al gruppo perché è sceso a soli 8 senatori (ma Pasquale Viespoli e Maurizio Saia sono dati in uscita) mentre ne servono 10. Si è consumata così, fra polemiche e veleni, la resistibile […]

  

L’ultima evoluzione di Fini: parla come Di Pietro

Gianfranco Fini ha varcato il suo personale Rubicone, Futuro e libertà diventa partito e inizia la traversata nel deserto verso la Santa alleanza che l’opposizione anti Berlusconi sta tentando di mettere in piedi per arrivare in un modo o nell’altro al ribaltone. Operazione – quella che di un’alleanza costituente, termine che piace all’ex dc Casini – che secondo Fini parte da una premessa: la collocazione di Fli nasce “per non ammainare la vera bandiera del Pdl”, perché rimane ancorato ai valori della destra… In realtà quello che è andato in scena in Fieramilano è il solito Fini-show che pur di […]

  

La Santa alleanza e il leader taumaturgo

Il centrosinistra mostra i muscoli e proclama di essere pronto ad andare alle elezioni per liberare finalmente l’Italia dal cavalier Berlusconi. Ma per ora non ha ancora messo nero su bianco come dovrebbe essere composta, in tempi brevi, la Santa alleanza anti Cav e soprattutto chi la dovrebbe guidare. Per la coalizione si parla di alleanza “più larga possibile” – ma non si dice con chiarezza se e come verrà sciolto il nodo gordiano dell’Idv di Di Pietro e dei giustizialisti in servizio permanente effettivo e nemmeno si declinano i punti di un eventuale programma in grado di tenere assieme […]

  

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