Lo schiaffo ai partiti, in Sicilia, è stato sonoro: il movimento di Beppe Grillo esce dalle urne come il più votato nell’isola con il 18% e il suo portavoce Cancelleri finisce terzo; il “partito del non voto” rimasto volutamente alla larga dalle urne, arriva al 53% (un siciliano su due è rimasto a casa), “partito che non c’è”, senza rappresentanza quello del “non voto” che i partiti dovranno pesare, eccome, sulla bilancia delle prossime elezioni politiche. Così, se si sommano i voti grillini con quelli dell’astensionismo, l’antipolitica sbanca con il 76%. Anche Grillo in realtà non ha pescato nel nel […]