Greta Thunberg, bersaglio degli stronzisti

Greta Thunberg, bersaglio degli stronzisti

Greta Thunberg è la sedicenne svedese che ha fatto scendere in piazza milioni di suoi coetanei nel mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica, e i potenti, sui rischi connessi ai cambiamenti climatici.
Un’eroina. Una ragazza straordinaria, che sta operando per il bene del pianeta.
Eppure ci sono persone – forse anche qualche lettore di questo blog – che pensano male di lei. Su Internet circolano decine di bufale sul suo conto.
C’è chi dice che sia una massona, e una pedina degli ebrei Rotshild (non ho mai capito perché i massoni e gli ebrei, dai Protocolli dei Savi di Sion e da Hitler in poi, vengano accusati di tutti, o quasi, i crimini del mondo).
Chi dice che sia finanziata da un altro ebreo, e quindi per definizione perfido, cioè George Soros.
C’è chi assicura che sia un’aliena, e che il suo sguardo impallato, conseguenza della sindrome di Asperger, sia in realtà la prova che viene da un’altra galassia. Ho letto anche che sarebbe una rettiliana, cioè un rettile sotto sembianze umane.
C’è chi accusa i ragazzi delle manifestazioni ambientaliste di lasciare cartacce per terra (come se chi partecipa alle altre manifestazioni non lo facesse).
C’è chi diffonde sui social foto che mostrano Greta mentre beve da bottiglie di plastica (un’incoerenza imperdonabile, perbacco!)
E c’è chi accusa la giovane svedese di avere messo in moto tutto quanto solo per scrivere un libro. O per diventare premio Nobel per la pace.
Tutte queste ridicole accuse sono mosse da due categorie di persone.
Una ha tutto l’interesse a denigrarla: sono gli inquinatori e i politici da loro foraggiati, come Donald Trump, che si ostinano a ripetere che i cambiamenti climatici non esistono. E’ logico che ce l’abbiano con Greta, e che chiamino sprezzantemente “gretini” quanti vorrebbero un mondo migliore.
L’altra categoria che odia Greta e i gretini è composta dagli stronzisti.
Chi sono gli stronzisti? Sono quelli che chiamano buonista chi fa del bene.
E’ capitato anche a me. Qualche settimana fa un tipo mi ha accusato di essere buonista perché aiuto i senzatetto. Lo fai per lavarti la coscienza, mi ha detto. E ha aggiunto: Avrai sicuramente il tuo bel ritorno economico! Chissà quanto guadagni, chissà che casa e che macchina hai!
Il signore in questione, che vede il male dappertutto, è uno che lavora in nero e che ha chiesto il reddito di cittadinanza. Un truffatore, insomma. Che sospetto si senta un po’ una merda. E che quindi ha bisogno di gettare merda su quelli meglio di lui.
Non è l’unico. E non tutti gli stronzisti sono dei truffatori, per carità. Ma li accomuna il sospetto, e a volte il disprezzo, verso chi fa del bene. Visto i tempi in cui siamo, mi aspetto che un giorno o l’altro qualcuno mi insulti se mi alzo sull’autobus per far sedere un’anziana: “Sporco buonista che non sei altro, lo fai solo per farti ringraziare e per fare bella figura davanti agli altri passeggeri!”
C’è chi cerca di nascondere la sua cattiveria accusando gli altri di essere malvagi. Di avere secondi fini,  di avere chissà quale interesse recondito e inconfessabile. Questi stronzisti sono delle persone piccole piccole. E meschine meschine. Incapaci di lasciare una traccia positiva nella loro squallida esistenza, cercano di lasciarne una di fango. Infangando chi si eleva sopra di loro. Così, abbassando gli altri, si sentono meno abbietti e inutili.
Ma, nonostante i loro sforzi per denigrare la reputazione altrui, restano quello che sono.
Non solo degli stronzisti.
Ma degli stronzi.

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