Il motivatore Mario Furlan

Il motivatore Mario Furlan, che esorta ad essere complottisti

Chi è un complottista?
E’ chi attribuisce la responsabilità di ogni evento negativo, vero o presunto, ad una cospirazione. Ordita, ca va sans dire, da gruppi elitari e potenti, i cosiddetti “poteri forti” del “deep state”. E tutto questo nonostante le altre spiegazioni, già fornite, siano più plausibili e affidabili. Ma pensare che tutto sia colpa dei soliti noti fornisce una spiegazione facile facile, e sempre quella, a problemi complessi. Il che semplifica la vita, ed evita la fatica di pensare. E questo è il primo, importante vantaggio dell’essere cospirazionisti.

Diciamoci la verità: siamo un po’ tutti, chi più, chi meno, complottisti. Non necessariamente in senso politico, ma per quanto riguarda gli eventi spiacevoli della nostra vita. Ci capita di pensare che ci chi fa un torto l’abbia fatto apposta; che non abbiamo passato il concorso perché primi di raccomandazioni; che il vicino ci abbia preso a martellate la porta del box per farci un dispetto, e non che la sua auto ci sia finita contro per sbaglio. Crediamo che i colleghi sparlino di noi alle nostre spalle, che il capo ordisca trame per segarci le gambe. Sono spesso le persone più insicure a darsi queste spiegazioni cospirazioniste. E lo fanno per giustificarsi. Per trovarsi degli alibi. Per non assumersi la responsabilità. Per non doversi mettere in discussione: infatti se non mi assumono non è perché non sono capace, ma perché l’altro ha ricevuto la spinta. Così come se la moglie mi molla dev’essere perché ha un altro, la fedifraga; e non perché sono diventato insopportabile, o perché la trascuro. Non è mai colpa mia, che sono una povera vittima, ma sempre degli altri: questo è il secondo beneficio dell’essere complottista.

Inoltre, ed è il terzo vantaggio, ragionare da complottista ti rafforza l’autostima. Perché ti senti più intelligente del volgo che segue il mainstream. Loro sono idioti, tu sei tra i pochi che conoscono la verità. Curiosamente, i complottisti, che odiano l’élite, si sentono un’élite di eletti.

Per questi tre fondamentali motivi (ma potremmo trovarne altri), essere cospirazionisti serve: aiuta a vivere meglio. Se sei complottista non è mai responsabilità tua; è sempre colpa di altri. Non sono gli italiani, o i loro governanti, a sbagliare: sono altri, nell’ombra, a tirare le fila. Vuoi quindi provare l’emozione di sapere, finalmente, quanto sei complottista? Ho preparato per te, caro amico, un test scientifico. Sono dieci domande: se rispondi affermativamente ad una sola (speriamo di no!) sei complottista per un misero 10%, a due per un bel 20%, e così via. Se sei in grado di rispondere di sì tutte le domande, allora potrai, orgogliosamente, proclamarti complottista al 100%!

Ecco le fatidiche domande, che sono il decalogo, il Credo dei veri complottisti:

1) Credi che nei vaccini antiCovid vi siano sostanze messe apposta per farci ammalare e morire?

Non si tratta di essere favorevoli o contrari ai vaccini; io stesso ho molte perplessità. Ma di arrivare a credere che i poteri forti, per il tramite delle case farmaceutiche, abbiano messo veleni dentro il siero con il preciso intento di far crepare milioni di persone, al fine di ridurre la popolazione mondiale. Se così è stato, i poteri forti devono avere sbagliato qualcosa: infatti quelli che, secondo la vulgata, sono morti improvvisamente per colpa del vaccino sarebbero alcune migliaia, e non miliardi. Tanta fatica per un risultato così scarso?
Molti complottisti sono anche convinti che il virus della pandemia non sia soltanto uscito dal laboratorio biochimico di Wuhan per errore (cosa altamente plausibile), ma con la precisa volontà di sterminare la popolazione mondiale, in un folle disegno chiamato “il grande reset”.

2) Credi che i cambiamenti climatici siano una balla dei cosiddetti “gretini”?

E’ da un po’ che non si parla più di Greta Thunberg. Ma se sei un vero complottista continui a chiamare “gretini” quelli che credono che il clima stia cambiando.
Le versioni più accreditate sono due:
a) Il clima non cambia affatto, tant’è vero che siccità, alluvioni, gran caldo e grande freddo sono sempre esistiti;
b) Il clima sta cambiando, ma non è colpa dell’uomo, bensì del Padreterno.
In seguito al disastro in Romagna i complottisti più solerti si sono affrettati a postare sui social foto di decenni fa, o disegni di secoli fa, che mostrano città sommerse dall’acqua. Peccato siano i dati scientifici a dimostrare che le temperature stanno cambiando, e che i fiumi sono sempre più in secca per la maggior parte dell’anno. Ma il complottista, pur di non essere un gretino, si comporta da cretino. Spalleggiando i veri poteri forti: petrolieri e grandi multinazionali dell’estrazione dei materiali fossili, felicissimi di far credere che non inquinano;

3) Credi nelle scie chimiche?

Sin da bambino ho visto nel cielo le scie di condensazione create dagli aerei. Sono un fenomeno naturale. Ma secondo i cospirazionisti si tratta di veleni spruzzati in volo per mezzo di ipotetiche apparecchiature montate segretamente (dove, poi?) sui velivoli per contaminare l’atmosfera e farci ammalare.
Secondo alcuni tali scie hanno come scopo quello di produrre cambiamenti climatici. Naturalmente questa tesi entra in contraddizione con quella precedente, secondo la quale i cambiamenti climatici non esistono.
Quando fai loro notare che se avvelenano l’aria, anche loro respireranno veleni. Ma loro hanno la risposta pronta: i potenti vivono su isole decontaminate in mezzo all’oceano, oppure su navicelle spaziali, o su altri pianeti;

4) Credi che la cupola finanziaria globale sia composta dai soliti noti?

Il complottista utilizza molto l’espressione “loro”, dove “loro” sta per i maledetti che ci vaccinano, ci sottomettono, ci rimbambiscono e, in una parola, ci schiavizzano. Quando gli chiedi chi sono “loro”, tutti rispondono subito: l’élite finanziaria e bancaria globale! Se vai più nello specifico, parecchi diranno: i massoni, i gruppo Bilderberg, gli Illuminati, la Fabian Society, il Forum di Davos, il Club dei 9, il Gruppo dei Trenta, il Comitato dei 300…
Se chiedi loro di farti dei nomi, alcuni risponderanno: George Soros, Bill Gates, i Rockefeller, i Rothschild, Klaus Schwab… Guarda caso, parecchi di loro sono ebrei. E gli ebrei, da sempre perseguitati e costretti a fuggire, sono stati costretti a muoversi nel mondo e a diventare globalisti. Ma dal momento che il complottista non vuole apparire antisemita (anche se sotto sotto lo è), risponderà che non lo sapeva. Oppure che è un caso. O, se è più esplicito, dirà che si tratta di ebrei askenaziti (così i sefarditi non sono compresi, quindi non può essere tacciato di antisemitismo).

5) Credi che la colpa di tutto sia dell’Occidente, e soprattutto di Usa e Gran Bretagna?

Il complottista è antioccidentale per definizione. Curiosamente, è molto vicino al movimento Woke: quello che nei Paesi anglosassoni attribuisce la responsabilità di ogni crimine, almeno dalla scoperta dell’America ad oggi, ai bianchi. E soprattutto ai bianchi anglosassoni.
Chiunque abbia studiato un minimo la storia sa che ogni popolo ha commesso i suoi delitti. E più uno Stato è grande e potente, più crimini ha commesso: basti pensare che gli antichi romani erano i nazisti dell’antichità.
Gli Stati Uniti sono colpevoli di molti orrori, a cominciare dal genocidio degli indiani e della tratta dei neri, e oggi sono i primi ad ammetterlo. Ma altri Paesi non sono stati da meno: basti pensare allo sfruttamento del Congo da parte del Belgio; alla Germania hitleriana; alla Russia dei pogrom, della schiavitù della gleba, dell’Holodomor (lo sterminio per carestia degli ucraini nel 1932-33), delle grandi purghe staliniane, dei gulag; alla tragedia dell’imperialismo giapponese; alla Cina maoista e ai suoi milioni di morti, e alla attuale repressione nel Tibet e nello Xinjang; al genocidio degli armeni nella Turchia ottomana… Potrei continuare molto a lungo; non esiste Paese potente al mondo che non abbia commesso atrocità, o non le stia ancora commettendo. Ma per i complottisti quelle dell’Occidente sono le uniche degne di nota.
Ti dicono, ed è vero, che siamo una colonia americana. Ma in questo mondo pericoloso devi pur avere un protettore, per evitare di essere un vaso di coccio tra vasi di ferro. Dovendo scegliere, tutto sommato preferisco essere nell’orbita americana che in quella cinese, o russa; loro, no.
Se fai notare che la Cina ha gestito il Covid con il pugno di ferro, murando le persone in casa, loro ribattono, pronti: “E allora noi, che siamo stati costretti a vaccinarci e ad andare in giro con il Green Pass?” Se gli dici che la Russia ha compiuto massacri spaventosi in Cecenia, rispondono subito: “E l’America, che ha appoggiato i genocidi di Suharto in Indonesia?”
Citano episodi reali. Ma per loro non tutte le vittime sono uguali: i massacri compiuti dagli americani sono ben più gravi di quelli compiuti dai loro nemici.
Collegata a questa domanda vi è la numero…

6) Credi che Putin abbia invaso l’Ucraina controvoglia, perché costretto dall’aggressività di Usa e Nato?

Il complottista ti racconterà che gli Stati Uniti e la Nato (secondo lui la stessa cosa), contravvenendo agli accordi di Minsk, hanno collocato migliaia di missili nucleari in Ucraina, proprio a ridosso del confine russo, puntati su Mosca. E non solo: hanno anche piazzato decine di laboratori come quello di Wuhan allo stesso confine, per contaminare il popolo russo soffiando i micidiali virus a oriente. Quindi il povero Putin, notoriamente pacifista, non aveva altra scelta che difendere il suo popolo minacciato attaccando Kiev.
Prigozhin, il capo della Wagner, ha ufficialmente dichiarato che la Russia non aveva alcun motivo di invadere l’Ucraina, e che la sua cosiddetta “denazificazione” (di un Paese che ha un ebreo per presidente!) è una puerile scusa. Ma il vero complottista crede a Putin, non al suo ex cuoco “servo della Cia”;

7) Credi che non siano stati gli aerei dei terroristi islamici a far crollare le Torri Gemelle l’11 settembre 2011?

E’ celebre la tesi del presunto coinvolgimento israeliano nell’attentato alle torri. Infatti, seguendo questo punto di vista, gli israeliani (o gli ebrei, a seconda delle versioni) che lavoravano presso il World Trade Center fossero stati preventivamente avvertiti degli attentati. “Nessun ebreo è morto nel crollo delle torri!” è una bugia antisemita diffusa da QAnon e da numerosi siti cospirazionisti.
Per quanto riguarda il complesso del World Trade Center, la principale ipotesi complottista sostiene che il crollo delle torri non sarebbe stato causato dallo schianto degli aerei né dall’incendio che ne seguì, ma da una serie di esplosivi posti nelle colonne portanti, esattamente come in una demolizione controllata. Altri  si spingono ad ipotizzare l’utilizzo di “fasci di energia” che avrebbero polverizzato gli elementi strutturali.

8) Credi che Biden, sostenuto dal Deep State, abbia scippato a Trump la vittoria alle elezioni presidenziali del 2020?

Non ci vuole molto per capire che Trump è una persona psicologicamente disturbata, un bugiardo cronico affetto da un evidentissimo narcisismo patologico e da delirio di onnipotenza. Ma per il complottista è l’unico presidente americano “buono”: non corrotto, probo, nemico del Deep State e amico della povera gente. Mentre Hillary Clinton e Joe Biden sono il peggio del peggio: satanisti, pervertiti, pedofili, corrotti fino al midollo, si divertono a sgozzare neonati e a berne il sangue.
Non sto scherzando: molti cospirazionisti lo credono davvero. Complimenti per la fervida fantasia!

9) Credi che i poteri forti tramino per renderci tutti gay e lesbiche, e per far cambiare sesso ai bambini?

Probabilmente per ridurre la popolazione mondiale, o forse per il gusto trash di vedere uomini con le tette e donne con la barba, il perfido Deep State vuole cambiare i nostri gusti sessuali. Quindi gli eterosessuali saranno penalizzati, mentre gli omosessuali saranno premiati. Già dall’asilo ai bambini verrà fatto il lavaggio del cervello per far loro cambiare sesso, anche attraverso la somministrazione di ormoni che trasformeranno i maschietti in femminucce, e viceversa.
“Ma non lo vedi che ovunque – in televisione, nella musica, sui media – i gay vengono esaltati e gli etero devono quasi vergognarsi?” affermano convinti. Odiano i Pride e anche i Maneskin, i cui tre membri maschi a volte si vestono da donna. Tra l’altro Damiano David, leader dei Maneskin, è colpevole di avere gridato nel 2022, durante il Coachella Festival: “Fuck Putin!” Mentre Putin è, insieme con Orban, tra i pochi eroi europei che, perseguitando i gay, difendono i bistrattati etero.
Chissà perché, i complottisti che detestano Damiano non odiano allo stesso modo David Bowie, Renato Zero e tutti gli artisti che, nei decenni, si sono vestiti da donna.

10) Credi che i mezzi d’informazione mainstream non raccontino altro che panzane, mentre quelli alternativi siano oracoli della verità?

Per essere tale, un complottista non deve credere nei cosiddetti mezzi d’informazione mainstream, bensì nelle “verità alternative” divulgate da altri canali. Orbene, la verità è una sola. Se io ti dò uno schiaffo, la verità è che io ti ho schiaffeggiato. Se invece racconto che tu mi hai tirato un pugno, non si tratta di una verità alternativa. Bensì di una menzogna. E infatti le verità alternative non sono altro che questo: balle belle e buone, al servizio di chi ha interesse a manipolare la realtà.

Intendiamoci: i grandi giornali (tra cui questo), le televisioni e il mainstream in generale sono tutt’altro che infallibili. Succede che travisino i fatti. A volte per ignoranza, altre volte per superficialità, altre volte ancora per compiacere un padrone, politico o economico. Ma è molto improbabile che questo giornale racconti una bugia fatta e finita. Per un semplice motivo: perché perderebbe credibilità e lettori. Mentre il web pullula di siti, social, video, blog e newsletter che si inventano notizie di sana pianta. O, per essere più verosimili, raccontano una parte della verità e distorcono l’altra.

Questi siti campano grazie alla pubblicità. Più visite hanno, più i loro proprietari lucrano sulla pubblicità. E per essere molto visitati devono attirare l’attenzione sparandole grosse. Oppure sono siti pagati da chi ha un interesse politico nella manipolazione delle notizie; o da potenze straniere che vogliono interferire nelle elezioni, gettando fango sui candidati nemici.
Sono considerazioni banali. Ma il complottista non le capisce. Se glielo fai notare, risponde piccato: “E allora, i giornaloni?” Non crede nei giornaloni, però crede ciecamente nei giornaletti farlocchi.

Perché invidio i complottisti

Lo confesso: un po’ invidio i complottisti. E non solo perché hanno una spiegazione, sempre la stessa, pronta per tutto: “E’ colpa del Deep State!” Mentre io, benché cerchi di informarmi, a volte non riesco a trovare il bandolo della matassa. Li invidio anche perché sono convinti che rendere il mondo un posto migliore non sia, in fin dei conti, così impossibile: basta far fuori qualche centinaio, o al massimo qualche migliaio, di potenti. Senza Soros, Bill Gates e un pugno di lestofanti il mondo sarebbe, per loro, un paradiso. Magari fosse così!

E’ del tutto evidente che Soros, Gates e altri fanno parte dell’élite globale. Così come ne fanno parte, tra gli altri, Joe Biden, Putin, Xi Xinping, l’indiano Modi, il turco Erdogan; e ovviamente i nababbi Mark Zuckerberg, Elon Musk, Jeff Bezos… Tornerà a farne parte il paperone Trump se, com’è altamente probabile, vincerà le elezioni del prossimo anno. Perché chiunque abbia soldi e potere (e le due cose vanno insieme) entra, automaticamente, nella casta dominante. Le élite sono sempre esistite e sempre esisteranno: pensare di eliminarle è ingenuo. Ogni rivoluzione non fa altro che spazzare via una cupola di potere (o parte di essa) per rimpiazzarla con un’altra: è successo con la Rivoluzione francese, con la Rivoluzione russa, con il fascismo, il nazismo, il maoismo, il putinismo e così via. Non essendo ottimista come i complottisti, non credo affatto che con un’altra classe dirigente le cose cambierebbero in meglio. Anzi. Sono troppo vecchio per potermi illudere come loro, che rischiano di essere utili idioti: di venire, cioè, manovrati da chi vuole prendere il potere. E diventare, a sua volta, ceto che comanda.

Dal momento che ogni complottista che si rispetti vede complotti dappertutto, prevedo che qualche mio affezionato lettore si chiederà chi mi abbia pagato per scrivere quanto sopra. Mi piacerebbe poter rispondere che è stato Soros, o l’Aspen Institute: anche perché, ricchi come sono, potrei intascarmi un bel gruzzoletto. Purtroppo non è così: scrivo gratis su questo blog, e mi becco gratis gli insulti. Perché? Perché mi piace esprimere le mie opinioni, giuste o sbagliate che siano. Ma questo il complottista, convinto che ci sia sempre qualcosa dietro, non riesce a concepirlo.

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