Evoluzione dei mercati azionari da Mean Reverting a Trend Following – Analisi e opportunità
Negli ultimi anni i mercati azionari globali hanno attraversato una notevole trasformazione nel loro comportamento, influenzando le performance di diverse strategie di trading. Ciò che un tempo caratterizzava i principali indici azionari americani, ovvero un tipico comportamento “mean reverting”, in cui i prezzi tendevano a ritornare alla media, si è evoluto in una tendenza sempre più “trend following”, in cui i mercati sono guidati da forti tendenze direzionali. Questo cambiamento ha reso necessario un riesame delle strategie di trading e investimento. In questo articolo esploreremo come e perché questa evoluzione sia avvenuta e cosa significhi per gli investitori di oggi.
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Per anni, il comportamento dei mercati azionari è stato caratterizzato da periodi di volatilità, seguiti da correzioni dei prezzi che riportavano gli asset verso la loro media storica. Questo modello, noto come “mean reverting”, ha reso popolari (perché ritenute più efficaci) strategie di trading basate su inversioni di tendenza e identificazione di eccessi di prezzo. I trader erano abituati a guardare le oscillazioni dei prezzi e cercare opportunità di acquisto o vendita quando gli asset sembravano estremamente sovra o sottovalutati. Negli ultimi anni però, in particolare dopo il periodo della pandemia Covid-19, una serie di fattori ha portato ad un cambiamento significativo nel comportamento dei mercati azionari, in particolare su quelli americani, con il NASDAQ a fare da esempio più lampante.
All’incirca dal 2021 ad oggi, molti trader hanno sperimentato sulla propria pelle come le classiche strategie “mean reverting” iniziassero a faticare, mentre quelle “trend following” vivessero un periodo di performance decisamente sopra la media. Una parte significativa di questa trasformazione può essere attribuita alle politiche espansive delle banche centrali di tutto il mondo, compresa la Federal Reserve degli Stati Uniti, basate su tagli ai tassi di interesse e programmi di acquisto di asset (quantitative easing) mirati a stimolare l’attività economica e sostenere i mercati finanziari. Questi interventi hanno creato un ambiente di liquidità abbondante spingendo al rialzo i prezzi e favorendo i trend rialzisti.
Inoltre, le aziende del settore tecnologico e delle comunicazioni, per lo più rappresentate nell’indice NASDAQ, hanno registrato una crescita significativa in termini di utili e capitalizzazione di mercato. Queste aziende sono state tra le principali forze trainanti dei mercati azionari negli ultimi anni, contribuendo a generare trend positivi. La stabilità economica globale e il flusso di capitali verso gli asset rischiosi hanno contribuito poi a sostenere questi trend.
Per valutare meglio quanto scritto, prendiamo ad esempio il NASDAQ Future quotato al CME e proviamo ad applicare una semplice strategia pensata per valutare quale sia la ”natura” del mercato in esame. In altre parole, andremo a testare quanto il NASDAQ abbia mostrato una propensione all’andamento trend following piuttosto che mean reverting, comprando sui massimi e vendendo sui minimi di ogni barra giornaliera (di seguito il codice in EasyLanguage).
buy next bar high stop;
sellshort next bar low stop;
Con questo codice saremo sempre a mercato (un ingresso long può essere chiuso solo da un ingresso short e viceversa) e andremo a testare la tendenza del mercato a proseguire in una certa direzione (la sua propensione al trend following) una volta superato il range (high-low) del giorno precedente.
In figura 1, vediamo la curva dei profitti generata da questa strategia dal 2010 ad oggi. Risulta abbastanza evidente come dal 2010 al 2020 circa, l’approccio di seguire il trend non avrebbe pagato, a conferma della natura del mercato principalmente mean reverting.
Dal 2021 in poi, si assiste ad un forte recupero dell’equity line, seppur con alti e bassi, segno che la tendenza trend following precedentemente descritta si sia decisamente accentuata. La cosa è ancora più evidente se andiamo ad osservare solo gli ultimi 3 anni, come riportato in figura 2.
Quello che emerge da questo esempio, è che sempre più investitori hanno abbracciato l’approccio “trend following”, cercando di catturare i profitti generati da queste tendenze direzionali, particolarmente evidenti negli ultimi anni. Nel far questo però, si deve tenere presente che se l’approccio trend following può generare profitti notevoli in un mercato rialzista, i mercati rimangono comunque imprevedibili e le correzioni possono verificarsi in qualsiasi momento. La gestione del rischio è come sempre fondamentale, ed ogni trader deve essere pronto ad affrontare periodi di volatilità che potrebbero nuovamente cambiare le carte in tavola.
Rimane fondamentale prestare attenzione alle comunicazioni delle banche centrali e alle possibili variazioni nelle loro politiche monetarie, così come all’andamento della congiuntura economica, o ad eventi imprevisti che possano influenzare le tendenze di mercato. Gli eventi geopolitici come le tensioni commerciali, le crisi politiche o i conflitti attualmente in corso, possono avere impatti immediati sulle tendenze di mercato oltre ad essere fonte di incertezza.
La diversificazione del portafoglio e la gestione del rischio sono sicuramente gli strumenti più importanti per affrontare l’incertezza associata a questi eventi, e mentre la tendenza trend following potrebbe anche persistere, i trader e gli investitori devono essere pronti a reagire a nuove sfide e opportunità che possono emergere a causa di questi fattori. La capacità di adattarsi è oggi più che mai fondamentale per navigare con successo nei mercati finanziari in continua evoluzione.
In conclusione, la trasformazione dei mercati azionari da un tipico comportamento “mean reverting” a uno più “trend following”, rappresenta una sfida e un’opportunità per ogni trader. Mentre l’evoluzione dei mercati è inevitabile, la capacità di adattarsi a nuove condizioni e rimanere disciplinati nei propri approcci di trading, rimane cruciale per il successo a lungo termine. Sia i trader che gli investitori dovrebbero continuare a monitorare da vicino l’evoluzione dei mercati e cercare di trovare un equilibrio tra strategie di tendenza e strategie di inversione, per costruire portafogli resistenti nel nuovo paradigma dei mercati azionari.
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Alla prossima e buon trading!
Andrea Unger