I migliori Asset del 2024: opportunità, trend emergenti e prospettive per il 2025
Il 2024 si è concluso con mercati apparentemente stabili, ma lungo il percorso trader e investitori hanno dovuto affrontare momenti di forte incertezza e volatilità. Eventi macroeconomici e imprevisti hanno messo alla prova la tenuta del mercato, creando opportunità per alcuni asset che hanno registrato performance straordinarie.
In questo articolo analizzeremo gli asset più performanti del 2024, esplorando i settori e le categorie che hanno dominato l’anno. Capire cosa ha spinto questi movimenti non è solo una questione di curiosità, ma un passaggio chiave per individuare i trend e le opportunità future.
Infatti, nonostante l’analisi a posteriori possa sembrare un esercizio banale, dietro ogni rialzo ci sono driver precisi, e siccome la storia tende a ripetersi, comprendere le dinamiche di mercato e rimanere aggiornati permette di affrontare il futuro con consapevolezza.
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Politiche monetarie, inflazione e elezioni USA: il contesto macroeconomico del 2024
Uno dei fattori più rilevanti dell’anno è stato il cambio di rotta delle politiche monetarie. Dopo mesi di tassi d’interesse elevati, sia la Federal Reserve negli Stati Uniti che la Banca Centrale Europea hanno deciso di allentare la stretta, stimolando i mercati. Negli USA, la Fed ha abbassato i tassi di un punto percentuale, e anche in Europa la BCE ha seguito una traiettoria simile.
Parallelamente, l’inflazione ha mostrato segnali di raffreddamento. Seppur non completamente sotto controllo, i dati hanno evidenziato una tendenza al ribasso rispetto ai livelli critici del 2023. Nell’Eurozona, il tasso annuo si è stabilizzato intorno al 2%, mentre negli Stati Uniti ha continuato a oscillare tra il 2,5% e il 3%. Questo apparente miglioramento ha rafforzato l’idea che il peggio fosse ormai alle spalle, portando a un incremento dell’ottimismo sui mercati.
Un ulteriore evento spartiacque del 2024 è stata l’elezione del presidente degli Stati Uniti. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha innescato una serie di speculazioni sui mercati azionari. Anche le criptovalute hanno registrato una volatilità significativa, trainate dalle aspettative di un quadro normativo più favorevole, ma su questo tema torneremo più avanti nell’articolo.
S&P 500: nuovi massimi storici per l’indice azionario di riferimento
L’S&P 500, ovvero lo Standard & Poor’s 500, è l’indice azionario di riferimento per il mercato statunitense. Composto dalle 500 maggiori società per capitalizzazione di mercato, rappresenta una misura chiave della performance dell’economia e dell’azionario globale. Per questo motivo, quando si analizza l’andamento del mercato azionario, l’S&P 500 è spesso utilizzato come benchmark.
Il 2024 è stato un anno di forte crescita per questo indice, che ha registrato un incremento di oltre il 26%, raggiungendo nuovi massimi storici. Le condizioni macroeconomiche favorevoli, con un’inflazione in calo e il taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, hanno contribuito a sostenere il rally dei mercati. Tuttavia, il percorso non è stato privo di ostacoli.
Uno degli eventi più significativi dell’anno si è verificato il 5 agosto, mese in cui il mercato ha subito il drawdown più violento del 2024. In quella giornata, i mercati azionari globali sono stati travolti da un’ondata di vendite innescata dal crollo dell’indice Nikkei in Giappone, che ha registrato una perdita del 12% in un singolo giorno! Il sell-off è stato alimentato da un’improvvisa svalutazione dello Yen e dal timore che la situazione economica giapponese potesse innescare una crisi più ampia. Questo ha portato a un effetto domino che si è rapidamente esteso ai mercati occidentali.
L’S&P 500, in quella giornata, ha perso oltre il 4% in poche ore, mentre il VIX, anche noto come “indice della paura”, ha superato il valore di 65, segnalando un’ondata di timori tra gli investitori.
Tuttavia, nonostante la turbolenza di agosto, il mercato ha recuperato rapidamente. Nel giro di poche settimane, l’S&P 500 ha riassorbito le perdite e raggiunto nuovi massimi storici, chiudendo anche la seconda parte dell’anno con un saldo positivo.
Criptovalute: boom di Bitcoin che sfonda quota 100.000$
Il 2024 è stato un anno straordinario per il mercato delle criptovalute, con Bitcoin che ha trascinato l’intero settore verso nuovi massimi, realizzando una performance del 120%. Per la prima volta nella sua storia, Bitcoin ha superato la soglia dei 100.000 dollari, consolidando ulteriormente il suo ruolo di riserva di valore digitale e catalizzando un forte afflusso di investitori. Questo movimento ha avuto un effetto a catena, portando al rialzo anche molte altre criptovalute.
Uno degli eventi chiave che ha sostenuto il rialzo di Bitcoin è stato l’Halving avvenuto nel mese di aprile. Questo meccanismo, che dimezza le ricompense in nuovi Bitcoin generati dai miner, ha ridotto l’offerta disponibile sul mercato, creando una pressione rialzista sui prezzi. Storicamente, gli Halving di Bitcoin hanno sempre anticipato cicli di forte crescita, e anche questa volta non ha fatto eccezione. L’evento ha rafforzato la percezione di scarsità di Bitcoin, portando molti investitori a incrementare le proprie posizioni nel timore di perdere un’occasione di lungo termine.
Oltre agli effetti dell’Halving, un altro fattore determinante è stata l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Trump ha espresso più volte l’intenzione di rendere Bitcoin parte di una strategia più ampia per la creazione di una riserva di valore alternativa. Questo ha alimentato un’ondata di entusiasmo nel mercato, poiché gli investitori hanno iniziato a speculare su possibili politiche più favorevoli alle criptovalute. La combinazione di questi elementi ha spinto Bitcoin e l’intero settore a registrare un forte rialzo nelle settimane successive alle elezioni.
Oro, Cacao e Caffè: le sorprese del mercato delle materie prime
Il mercato delle materie prime ha vissuto un anno pieno di movimenti significativi, con asset che hanno registrato performance sorprendenti in risposta a fattori macroeconomici e squilibri tra domanda e offerta. Tra i protagonisti di cui parleremo oggi troviamo l’oro, gli energetici, il cacao e il caffè, quattro asset che hanno seguito percorsi differenti ma con un denominatore comune: l’elevata volatilità.
L’oro ha segnato un nuovo punto di riferimento superando i massimi storici del 2011. Il metallo prezioso ha beneficiato di un contesto in cui l’incertezza economica e la riduzione dei tassi di interesse hanno favorito la sua domanda. Inoltre, il crescente interesse da parte delle banche centrali, che hanno incrementato le riserve auree, ha contribuito a rafforzare il trend rialzista. Con un incremento di oltre il 19% nel corso dell’anno, l’oro si è confermato un asset strategico per la diversificazione dei portafogli.
Passando al settore energetico, il 2024 è stato un anno contrastante. Il gas naturale ha vissuto un forte ribasso in diverse fasi dell’anno, mentre il petrolio ha alternato rialzi e correzioni senza una direzione chiara. Nel complesso, il comparto non ha seguito un trend definito, offrendo opportunità soprattutto per operazioni di breve termine.
Il vero protagonista tra le materie prime, però, è stato il cacao, che ha messo a segno una crescita spettacolare, addirittura superiore a quella di Bitcoin. Con un incremento di oltre il 170%, il mercato del cacao ha vissuto un’impennata dovuta a condizioni climatiche sfavorevoli nelle principali regioni di produzione e a una domanda in crescita costante. Questo squilibrio ha generato un rally impressionante, trasformando il cacao in una delle migliori opportunità dell’anno per gli investitori e i trader.
Anche il caffè ha registrato una performance notevole nel 2024, con un incremento di circa il 78% rispetto all’inizio dell’anno. Le difficili condizioni climatiche nei principali paesi produttori, come il Brasile, hanno ridotto la produzione, mentre la domanda globale è rimasta robusta. Questo squilibrio tra offerta e domanda ha spinto i prezzi del caffè ai livelli più alti degli ultimi decenni, influenzando sia i mercati internazionali che i prezzi al consumo.
Questi risultati dimostrano come, anche tra le materie prime, possano emergere opportunità inaspettate per gli investitori più attenti.
Considerazioni finali sulle performance dei maggiori asset nel 2024 e prospettive per il futuro
Nel complesso, il 2024 è stato un anno che ha regalato grandi soddisfazioni agli investitori. L’azionario e le criptovalute hanno messo a segno ottime performance, ma anche le materie prime si sono dimostrate strumenti redditizi, con asset come l’oro e il cacao che hanno offerto rendimenti significativi. Con il 2025 all’orizzonte, gli investitori dovranno rimanere attenti ai nuovi trend e alle dinamiche in continua evoluzione, perché ogni anno porta con sé nuove sfide.
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Alla prossima,
Andrea Unger