Iran: accordo buono o accordo bidone?

Dopo dieci anni di negoziati infruttuosi e due giorni di ritardo sulla scadenza prefissata, si è finalmente raggiunto un accordo per cercare di fermare quella corsa (sempre negata dagli interessati) dell’Iran verso la bomba atomica, che avrebbe cambiato radicalmente gli euilibri geopolitici del Medio Oriente. Ma si tratta davvero. come sostiene Obama, di un accordo storico, che ci garantisce  per almeno dieci anni che Teheran, se an che volesse barare al gioco, impiegherebbe almeno un anno per fabbricare il suo primo ordigno nucleare, o piuttosto .un accordo bidone, come sostengono gli israeliani e i sauditi, che regala all’Iran l’agognata abolizione delle sanzioni […]

  

Il mostro rimane il mostro

Nel riordinare le mie carte, giorni fa, mi è capitato tra le mani il rapporto sulla amministrazione statale che il grande amministrativista Massimo Severo Giannini redasse nel breve periodo in cui, presidente del Consiglio Cossiga, ricoprì la carica di Ministro della Funzione Pubblica (quello che adesso è affidato alla giovane Marianna Madia….). Il documento, datato 16 novembre 1979, si chiudeva con queste memorabili parole:”Se l’apparato burocratico vuole recuperare un minimo di efficienza, deve somigliare il più possibile a un’azienda privata”. Sono passati 36 anni, ma non mi pare che si siano fatti passi in quella direzione, ed anche la riforma portata ora avanti da Renzi […]

  

Il balletto delle leggi elettorali

Ormai ci siamo abituati alle sparate di Matteo Renzi, ma l’ultima ha destato forse più sconcerto delle altre: secondo il nostro premier, il tanto contestato Italicum, cioè la nuova legge elettorale che è riuscito a imporre faticosamente ad amici e avversari, ci sarà presto copiata da mezza Europa, Germania compresa. Se si avverasse, sarebbe davvero un fatto sensazionale, ma prima di misurarne la probabilità bisogna chiarire alcuni punti chiave. Primo punto, non esiste la legge elettorale ideale, ma solo quella che, in un certo momento, conviene di più a una maggioranza in grado di farla approvare. Semplificando, si può dire che le […]

  

L’Italia sempre più in pericolo

Alcune prime osservazioni a caldo sulla tragedia di Tunisi: – Con l’attentato al museo del Bardo, l’ISIS, o una delle organizzazioni a lui affiliate, hanno fatto un ulteriore passo verso l’Italia. Se la Libia dista duecento miglia dalle nostre coste, la Tunisia è a meno di cento. Se vogliamo credere alla interpretazione dell’esperto collega Toni Cappuozzo, i terroristi avrebbero addirittura pianificato l’operazione per i0 l18 marzo perché sapevano che in porto ci sarebbe stata la “Costa fascinosa” e che quindi c’era maggiore possibilità di colpire degli italiani. Ma anche nel caso in cui questo non fosse vero, il coinvolgimento è dato dal fatto, […]

  

Salvini, un demagogo pericoloso

Ho conosciuto abbastanza bene Matteo Salvini nei cinque anni che abbiamo trascorso insieme in Consiglio Comunale tra il 2001 e il 2006 e confesso che non avrei mai immaginato che potesse diventare un leader nazionale: mi sembrava un ragazzotto un po’ arrogante e un po’ ignorante, che compariva in aula soprattutto per sollevare polveroni raramente giustificati. Me lo sono ritrovato poi deputato europeo, con un numero sorprendente di consensi, poi successore di Bossi alla guida della Lega e adesso addirittura aspirante alla leadership del centro-destra (di cui faccio parte fin da quando lui era ancora a scuola). Ma la mia […]

  

Un Paese invivibile

Nei due mesi scorsi mi sono dedicato a un esercizio che si è rivelato molto deprimente: ho chiesto a cinquanta amici e conoscenti quanti di loro avessero subito, negli ultimi tre anni, scippi, furti in casa o in strada, truffe, vandalismi, violenze,richieste di pizzi o tangenti, o altri “attacchi” da parte dei vari tipi di delinquenza, organizzata e non. Ebbene, il risultato è stato 47, cioè quasi il 95 cento. Tra i racconti che ho raccolto c’era di tutto e di più, perfino quello di due sedicenti dipendenti comunali che si sono introdotti con un pretesto nell’abitazione di una signora e, forse […]

  

Ci vuole un Marco D’Aviano

Ad ogni Angelus, Papa Francesco invita i fedeli a pregare per i Cristiani d’Oriente, perseguitati dai musulmani, vittime predestinate delle guerre civili, ormai ridotti a meno del 10% di quello che erano cento anni fa. Ma, più delle preghiere, alle Chiese orientali servirebbe in questo momento un nuovo Marco d’Aviano, il frate cappuccino che nel 1683 Papa Innocenzo XI Odescalchi incaricò di convincere i potenti d’Europa a formare una coalizione militare contro i Turchi, che si mise alla testa delle truppe cattoliche che liberarono Vienna dall’assedio e che fu poi fatto beato da Giovanni Paolo II. Allo stato attuale delle cose, tutelare e  salvare […]

  

Una svolta storica per il Medio Oriente

Nel momento in cui il governo italiano, su istanza della sinistra e senza tenere conto degli sviluppi della situazione in Medio Oriente, dà luce verde al riconoscimento di uno Stato palestinese finora inesistente, da New York è arrivata una notizia, pressoché ignorata dai notri media , che secondo me ha un impatto storico sulla crisi che ci affligge da 70 anni. Un tribunale di Manhattan ha stabilito che  l’Autorità palestinese e l’OLP , cioè le organizzazioni “moderate” che Roma vorrebbe ora riconoscere come Stato, e che allora erano guidate dal Premio Nobel per la Pace (!) Yasser Arafat, hanno scientemente appoggiato sei attacchi […]

  

36 anni, e non è cambiato nulla

Nel giorno della approvazione del cosiddetto Jobs act, che Renzi ha celebrato come una svolta storica e  i sindacati hanno – secondo un copione ormai consolidato – bollato come una svolta reazionaria, mi è capitato per caso sott’occhio il primo editoriale che scrissi dopo avere assunto, nel gennaio del 1979, la direzione de “La Notte”. E’ stata una esperienza abbastanza sconvolgente, nel senso che mi sono reso conto che, in 36 anni, i problemi dell’Italia sono rimasti  gli stessi, e che per quante “riforme storiche” il nostro governo faccia, la strada del risanamento rimane lunghissima. L’articolo, che coincideva con la […]

  

Una “Legione straniera” contro l’ISIS

Chi si opporrà, sul terreno, all’irresistibile avanzata dell’ISIS, che ha appena preso possesso della provincia libica di Sirte, è sul punto di diventare egemone nello Yemen, è praticamente padrona del Sinai e sta acquisendo l’adesione di numerosi altri gruppi estremisti in Asia ed in Africa? Gli Stati Uniti, che per ora hanno limitato il loro intervento all’Iraq, tra mille resitenze interne? No di certo. L’Unione Europea, che avrà anche in Federica Mogherini un Alto rappresentante per la politica estera e di difesa, ma non dispone di un proprio esercito e i cui membri, con la eccezione della Francia (e, occasionalmente, […]

  

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