I paradossi dell’antifascismo compulsivo

Il richiamo all’antifascismo di salotto, di studio e di tutto comodo ha sempre il suo perché, specie se, come abbiamo assistito negli ultimi anni, da posizione palingenetica e antisistemica diventa un mezzo per giustificare la conservazione del presente, nonché di tutte le architetture economiche, politiche e sociali dominanti all’epoca della globalizzazione. Capita così di assistere a piè sospinto ad accuse di fascismo lanciate come encicliche, pure verso il governo o verso suoi ministri. Tutto normale, se non fosse che quel che stanno ottenendo gli intellettuali e gli accademici impegnati a farle è, spesso e paradossalmente, proprio la normalizzazione e quotidianizzazione di tale ideologia. Se, infatti, […]

  

La retorica dell’eterno fascismo e la sinistra della conservazione

Il valore retorico dell’”urfascismo”, tanto in voga nelle nuove filippiche delle sinistre occidentali, è quello di etichettare in maniera semplicistica un insieme di atteggiamenti politici, magari totalmente democratici, che solo perché non graditi dall’establishment avrebbero la colpa di incarnare un fascismo eterno e mai sepolto. Una etichetta utile, insomma, a squalificare alla base qualsiasi tipo di alternativa politica che non presenti la benedizione delle classi dominanti, tesa a racchiudere in una sola definizione qualsiasi ipotesi di rivolgimento o cambiamento, specialmente quando proveniente dal basso. Sovranità popolare? Oddio che schifo, fascismo! Difesa della propria cultura? Urca, fascismo! Critica all’immigrazione? Perbacco, fascismo […]

  

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