Renzi, un gratta e perdi per l’Italia
A Renzi piace solo la bella stagione. Potrebbe fare il testimonial dei gratta e vinci. Perché a lui piace vincere facile. Ponzi-ponzi-po-po-po. Non parliamo soltanto della miriade di tweet dal tono rigorosamente positivo, ché se uno seguisse soltanto questi, penserebbe quasi di stare nel paese del Bengodi. Parliamo anche, e soprattutto, di presenza fisica.
Quella che manca quando c’è da incassare una critica, da affrontare un problema, da rispondere a un appello disperato. Ormai è una scena che si ripete. L’ultimo caso è quello di Marino. A Roma impera il caos, il Pd è in tilt, i romani non sanno a quale sindaco fare affidamento e Renzi latita. Si palesa solo con un tweet, guarda caso, in cui delega tutte le spinose mansioni al commissario Orfini esprimendogli una fiducia che manco a sua madre. Il segretario del Pd si nega. Rifiuta ogni tipo di apparizione capitolina, oltre al faccia a faccia richiesto più volte da Marino. Roma caput mundi, solo quando c’è da tagliare nastri. Basta fare poi qualche passo indietro che affiorano alla memoria recente altri casi da desaparecido. Nell’ottobre 2014, nella tragica alluvione di Genova, il premier preferì non bagnarsi i piedi. “Ci andrò quando i problemi saranno risolti”, disse a Matrix un mese dopo motivando l’assenza col fatto che un premier deve risolvere i problemi e non fare passerelle. Infatti, qualche tempo dopo si recò a Genova. Ma per inaugurare un cantiere in compagnia della vincitrice delle primarie liguri, Raffaella Paita, e per dare il via alla campagna elettorale in vista delle regionali.
Rimanendo in tema di alluvioni, non si recò nemmeno in Calabria ad agosto e nel Beneventano qualche settimana fa. Renzi svicola da ogni catastrofe. Non è mai andato nelle periferie romane, infuocate dalle proteste dei cittadini e dalla piaga dei profughi, non è andato mai al Cara di Mineo, simbolo del business dell’accoglienza. E non ha mai risposto nemmeno agli appelli, come quello della figlia dei coniugi Solano, vittime a Palagonia di un brutale omicidio per il quale è stato arrestato un ivoriano ospite proprio del Cara di Mineo. Meglio la passarelle dell’Expo o gli Us Open, non c’è dubbio. Affrontare le problematiche del paese è troppo impopolare. E non è roba da premier. Ponzi-ponzi-po-po-po.