Vorrei coprire con un velo questo articolo per non urtare la sensibilità di Matteo Renzi. Ma non sono né il premier né il presidente dell’Iran. Mentre la figuraccia delle statue capitoline censurate per la visita di Rohani fa il giro del mondo, l’esecutivo cerca un capro espiatorio su cui scaricare la colpa e Renzi si dice inorridito del fattaccio, va rilevato un piccolo particolare: come mai non si disse inorridito pure quando pochi mesi fa nella sua Firenze successe la stessa cosa? Era il 6 ottobre 2015 e il presidente del Consiglio ricevette lo sceicco Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, […]