Prima ti danno il cashback, poi si lamentano dello shopping nelle città! Siamo su scherzi a parte?
L’idea che forse al timone non abbiamo gente troppo sveglia spesso mi sfiora. Se poi ci contiamo che siamo nel periodo più difficile per il nostro paese da 70 anni a questa parte, la paura di avere il timoniere sbagliato diventa sempre più grande. Perchè se prima dai il cashback (rigorosamente di Stato) e lo vincoli ad acquisti fatti in un qualsiasi negozio fisico, poi dopo non ti puoi lamentare che nei weekend che precedono il Natale la gente si riversa nelle vie dello shopping. C’è gia qualche genio dell’Internet che cianciano di libertà senza capirne una mazza. Il loro discorso è questo: il Governo gentilmente ti concede la libertà (dobbiamo dire anche “grazie signore” per caso?) e le pecore vanno subito in massa a fare acquisti. Cosa si aspettavano le menti dietro il cashback, che i cittadini sarebbero usciti in ordine alfabetico? O che si sarebbero organizzati via Facebook per chi doveva uscire prima? Si sfiora il ridicolo. Ovviamente la maggioranza, non appena ha visto due o tre foto di assembramenti in grandi città, è andata subito in panico. Subito con le minacce e i dietro front? Ce ne fosse stato uno che avesse detto candidamente che era ovvio, che gli uomini e le donne sono affamati di libertà, e che la corsa allo shopping ne sarebbe stata la logica conseguenza. Allora qualche “intellettuale”, dal suo salottino, potrebbe dire: perchè tutti nel weekend sono andati? Te lo spiego subito, caro il mio genio: perchè nei giorni feriali la gente lavora fino a pomeriggio inoltrato, e non ha nessuna voglia poi di girare per fare shopping. Ma era tanto difficile capire queste cose? Serviva per caso uno strano algoritmo di intelligenza artificiale per capire che sarebbe andata così?
Ne ho parlato anche nel podcast:
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