L’arte miglior prostituta dei politici
È un meccanismo chiarissimo e collaudato: se davanti a Palazzo Vecchio a Firenze metti una Madonna del Trecento, nessuno se ne accorge. Se metti una cagata di 10 metri, tutti ne parlano. Giornali, radio, televisioni, social moltiplicano le visualizzazioni. L’arte contemporanea in luoghi pubblici fa notizia solo se è apertamente dissacrante o burlesca rispetto al contesto attorno. I politici ne vanno pazzi, perché riducono l’arte negli spazi pubblici a semplice e innocua produttrice di notizia, che è quello che un politico vuole. Jeff Koons mette una statua dorata luminosa accanto alla copia del David di Michelangelo, in Piazza della Signoria? La notizia finisce dappertutto e il sindaco di Firenze Nardella stappa lo spumante. Jan Fabre ci mette una tartaruga gigante al galoppo? Il sindaco beve un altro spumante. Urs Fischer mette una statuona con la lontana sembianza di essere una grossa defecazione di dinosauro? Apriti cielo. A parte gli alieni, ne parlano tutti. E il sindaco brinda con un altro spumante. Avete capito: i politici hanno bisogno degli artisti da notizia e viceversa. Sono magneti che si attraggono. Da sempre l’arte può essere la miglior prostituta dei politici.