Varchi a Venezia: blocchi o potenzialità

Una città non è un teatro. Il teatro ha posti numerati. Finiti quelli, non puoi entrarci perché le poltrone sono a numero chiuso. Una città, finché rimane città, finché si basa sul principio della cittadinanza (ovvero spazio pubblico deciso collegialmente dagli individui – non solo dai residenti), non può avere accessi limitati, come se entrassimo al teatro, al cinema o in un museo. Però riflettiamo sui tornelli, sui varchi aperti o chiusi a Venezia, installati dal sindaco ad ingresso per provare a gestire la fiumana ininterrotta di milioni di turisti. Se i varchi sono preclusione, cioè città chiusa quando il […]

  

Rutelli, ovvero l’inutilità della politica sulla cultura

Francesco Rutelli è la prova lampante che, per la cultura e la ricerca, i politici nazionali sono inutili e molto più utili sono le associazioni, i comitati, le fondazioni liberamente organizzate. Come Ministro dei Beni culturali (2006-2008) è stato invisibile, non si ricorda una sola azione decisiva sul patrimonio storico artistico italiano, e il fatto di essere stato contemporaneamente Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, e, anni prima, Ministro dell’ambiente, è un imperdonabile aggravante della sua inconsistenza pragmatica sulla cultura. E invece da quando non è più nella sala dei bottoni, da quando da cittadino comune dirige l’associazione italiana “Incontro di […]

  

La supposta patrimonio dell’umanità

La supposta è patrimonio dell’umanità o no? Visto che tutto sta ricevendo l’imperdibile bollino a punti dell’Unesco, e i politici caproni fanno a gara per vantarsene, e le associazioni fanno a gara per mettersi in posa davanti al bollino a punti di “Patrimonio mondiale dell’umanità”, come fosse un panda allo zoo, ho una proposta pieromanzoniana da fare: la supposta, sì, quella cosa che, infilandola tra lì e là, ci solleva da dolori lancinanti, insonnie, angosce, convulsioni, complessi di colpe, la supposta, sì, quel razzo a portata di mano che non dà pene come l’ago di una siringa ed è più […]

  

Trump sotterra finalmente l’Unesco

Finalmente una mossa netta dell’era Donald Trump: gli Stati Uniti escono dall’Unesco a fine 2018. Anche Israele esce. È la fine dell’Unesco. Con questo brusco atto politico americano, l’organizzazione con sede a Parigi, che si auto-nomina custode del patrimonio mondiale, che vuole parlare a nome dell’umanità, decidere a nome dell’umanità, conservare a nome dell’umanità, si è dimostrata per quello che è: un comitato salottiero di accademici e baroni che ha avuto fortuna nel secolo passato (quando ancora era fulgida l’idea illuministica di un tribunale etico superiore che, più o meno pacificamente, dovesse educare e civilizzare il barbaro mondo) e che […]

  

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