Pedofili?
Ho cinque amici, cinque padri, cinque padri divorziati, accusati ciascuno di pedofilia verso i figli dalle loro rispettive ex mogli. Due sono i casi: o i miei amici sono diventati tutti pedofili oppure accusare di pedofilia l’ex marito è un modo delle donne, divenuto una consuetudine, per avere vantaggi nella contesa legale dei bambini. Basta lavorare sul linguaggio. Insinuare il sospetto dell’atrocità fedofila sotto frasi del tipo: “mio figlio mi ha detto che lui lo tocca”. Lo tocca! Scusate: una madre e un padre non lavano il bambino? Non lo toccano nel lavarlo? Non lo asciugano, non lo vestono? Non lo visitano se ha prurito o rossori sulla pancia o nelle parti intime? Eppure quel verbo così insinuante, così bastardo, “lo tocca”, apre l’ombra più apocalittica: accusare la persona con cui ti eri sposato dell’azione più orribile nel genere umano, ovvero violentare e profanare l’innocenza di un bambino. Francisco Goya, Francis Bacon, Lucien Freud hanno dipinto l’osceno. I registi Dario Argento e George Romero hanno filmato l’osceno. Forse nessuna arte riuscirà mai a documentare il dolore sovrumano di un padre, accusato di ciò che non ha commesso sul corpo di suo figlio.