Il bluff delle telefonate registrate
Visto che oramai tutti registrano le telefonate, le conversazioni private, per poi farle ascoltare a terzi, senza dirti nulla, rivelo ai miei lettori un segreto: io, al telefono, dico il contrario di ciò che penso e faccio il contrario di ciò che dico. Amo lei? Al telefono, confesso che la odio, la disprezzo. Tradisco lui? Al telefono, lo adulo, lo corteggio. Dico di votare quel partito? In realtà è quello che più denigro. Dico di sostenere quel politico? In realtà, è quello che più combatto. Dichiaro mille, in realtà faccio milioni. Inveisco contro chi invece amo, seduco chi invece pugnalo. Se mi ascoltate nelle registrazioni, non credetemi, o credete l’opposto, o credetemi in parte o credetemi del tutto, tanto la realtà che ritenete indubitabile perché registrata in audio è solo maschera, finzione, sberleffo; la fedeltà è adulterio; la lealtà è frode; la fiducia è tradimento; l’amicizia è congiura, cospirazione. Sarò vero solo nei libri, o nelle lunghe notti d’amore.