Buonisti da museo
Oggi al Museo Egizio di Torino fanno lo sconto solo alle famiglie arabe. Domani solo alle famiglie italiane. Poi esclusivamente alle svizzere, poi alle cinesi, poi alle russe. Poi sarà gratis solo per gli ebrei; poi sarà agevolato solo ai palestinesi; poi agli spagnoli, ma solo a quelli non della Catalogna, perché per i catalani nudi e puri ci sarà un’offerta speciale poco dopo. Poi arriverà l’offerta lancio per chi ha gli occhi azzurri, poi per chi ha i capelli neri (senza però tingerseli), poi per chi ha le gambe dritte, e per chi le ha storte, per chi ha il naso dantesco, e per chi se lo è rifatto; poi per chi si è tirato le ciglia, poi per chi fa palestra e per chi invece si tira i peli del petto; poi un’offerta eccezzzziuale veramente a chi è omosex, a chi è trans, a chi ama le vecchie o il sesso da spiaggia. E così, finalmente, maledettamente, il museo che, per vocazione, bandisce luoghi comuni, buonismo e moralismo di convenienza, ne diverrà il monumento più duraturo e consacrato.