Il Liberty sta morendo
C’è un morente di cui nessuno parla: il Liberty in Toscana, ovvero quelle decine di edifici gentilizi straordinari tra Livorno, Pisa, Viareggio e Lucca, tra fine Ottocento e inizi Novecento, che non testimoniano un nuovo stile architettonico di respiro europeo ma sono un innesto tra elementi neoclassici e le movenze e le eleganze formali nuove che saranno molto più nitide e artisticamente più evolute a Pesaro, a Salsomaggiore Terme, a Milano, e a cui diamo il nome di Liberty. Ebbene questi villini, questi edifici termali, questi stabilimenti balneari livornesi, pisani e lucchesi stanno morendo, nell’indifferenza assoluta del Ministero dei Beni culturali e dei milioni di bagnanti che ogni anno si squagliano sulle spiagge versiliesi e sulla costa maremmana ma se ne fregano se l’ultimo stile “condiviso”, generatosi come polline in tutta Europa (Art Nouveau in Francia, Modern Style in Inghilterra, Modernismo in Spagna, Secessionismo in Austria, Jugendstil in Germania e Svizzera) abbia una sua piccola (e degradata e morente) scintilla di grandezza accanto ai loro ombrelloni da mare.