La Certosa dell’eternità
Esiste un solo posto al mondo dove le balene stanno tra i boschi, e non è a Londra o New York. Esiste un solo posto al mondo dove i dinosauri urlano la loro preistoria in mezzo ad affreschi settecenteschi e volte e arcate certosine, e non è a Milano o Parigi o Vienna. Esiste questo posto, dove i pesci tropicali nuotano specchiandosi nei riflessi dei chiostri, delle colonne, dei capitelli, dove la tigre, l’orso bianco e uno sconosciutissimo microinsetto delle foreste amazzoniche ti guardano fissamente nel silenzio muto della loro ancestrale lontananza. Esiste questo posto e non è una scenografia di Hollywood o un cartone animato della Walt Disney. Esiste, esiste davvero un simile posto, che vede combattersi e amarsi in un abbraccio la bellezza dell’arte e la bellezza della scienza, lo sguardo estasiato dalla estetica magnificenza e lo sguardo estasiato dalla varietà sempre variegante in seno alle cellule, alla biologia, alla fisica, alla gravità dei corpi e dei semi. Esiste, esiste, esiste! A eterna memoria e testimonianza di quanto siano l’uomo e la sua altezza. “Nell’eternità tutto è inizio, mattino profumato” – Elias Canetti forse pensando a lei: Certosa di Calci.