17Dic 17
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Che cos’hanno in comune Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio e Luca Nannipieri, oltre ad essere considerati delle teste matte e avere l’insana logorrea dei critici d’arte? Hanno in comune questo: l’arte l’hanno mischiata – sciaguratamente, spericolatamente – con la politica. Molti non ce lo perdonano. Dicono: o ti occupi d’arte o fai il politico. La storia, in realtà, dimostra che intellettuali, scrittori, filosofi, artisti, storici dell’arte hanno da sempre intrecciato il loro lavoro con l’agone politico: tra i viventi, il filosofo Massimo Cacciari è stato più volte sindaco di Venezia e l’intellettuale Claudio Magris è stato senatore; il noto e riverito […]
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22Nov 17
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L’Italia è stata fondata dagli artisti, dagli insegnanti e dai disoccupati. Allora si dicano le cose come si deve: l’Italia è stata fondata dal nero, dal lavoro nero, dal lavoro non fiscalizzato. Tutti gli artisti lavorano (fortunatamente) al nero. Quasi tutti gli insegnanti fanno ripetizioni a casa (fortunatamente) al nero. E i disoccupati continueranno a dirsi disoccupati perché i lavori che fanno conviene loro farli (fortunatamente) al nero. Stanno compiendo un reato? In realtà stanno mettendo in pratica un precetto di Montesquieu: “un potere per sua natura tende ad espandersi, fintanto non trova un altro potere che gli fa da […]
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